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La Fornero ammette: "Tagliamo le garanzie sul lavoro"

Ma il ministro difende la riforma: "Non stiamo smantellando l'articolo 18"

Pruneddu Pietro
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  Elsa Fornero difende l'articolo 18 ma ammette modifiche. "Sulla flessibilità in uscita è vero che stiamo tagliando qualcosa: una garanzia che impediva il licenziamento perché attribuiva al giudice l'immediato reintegro del lavoratore licenziato. Ma non abbiamo smantellato l'articolo 18". Il ministro del Lavoro è intervenuta a un convegno dell'Udc a Torino.  Le parole del ministro - "Abbiamo cercato di fare un ragionamento prendendo in considerazione che c'è un'area che fa impresa che in certi momenti può avere un motivo economico vero per licenziare le persone e indennizzarle economicamente senza che intervenga il giudice", ha detto il ministro nel suo intervento. "Questo non è sottrarre una protezione anche perché era limitata ad una cittadella di lavoratori, i giovani ne sono fuori e in parte anche le donne, il nostro obiettivo è distribuire meglio la protezione su una platea più ampia".  Pensioni - "L'assistenza va separata dalla previdenza e va finanziata con tassazione progressiva. Il sistema di previdenza pubblico deve essere trasparente, prima che fosse introdotto il metodo contributivo non lo era e vi erano tanti privilegi. Se lo Stato pensa solamente a dare una pensione generosa a tutti, l'unico modo è la tassazione. Ma occuparsi di chi ha meno è compito dell'assistenza e questa la si fa pagandola con tasse che devono essere necessariamente progressive. I contributi versati sul lavoro, invece, sono proporzionali". Secondo il ministro: "Questo è lo spirito della riforma delle pensioni che, con la sua durezza, incoraggia la trasparenza e il lavoro".  

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