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Il governo traccia 19 identikit: tu che evasore sei?

Una task force del Ministero delle Finanze sulle traccie dei "furbetti": da chi non emette scontrino alle società offshore, dagli affitti in nero alle scommesse

Giulio Bucchi
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La campagna d'autunno di Mario Monti sarà una guerra senza esclusione di colpi all'evasione fiscale. Anzi, più precisamente agli evasori fiscali. Una guerra senza quartiere, o forse meglio una caccia all'uomo,per recuperare qualcosa come 150 miliardi di euro elusi all'anno. Di questi, non più di 10 vengono recuperati. Le regioni più "sommerse", come da tradizione, sono quelle del Mezzogiorno con Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Campania in cima alla black list del Fisco. Ma occhio all'allarme crescente in Lombardia, Veneto, Liguria. Le aree più produttive d'Italia, quelle che più incidono sul Pil italiano, stanno sfuggendo progressivamente alle maglie della regolarità, perché cambia anche il ritratto tipo dell'evasore fiscale. Tanto che una apposita task force del Ministero dell'Economia avrebbe individuato 19 tipi di evasori. Semplice aoccultamento di reddito Omessi contributi - Coinvolti sia lavoratori autonomi saltuari o dipendenti irregolari, sia i datori di lavoro non in regola. Lo strumento di contrasto è il raffronto tra dichiarazione dei redditi ed effettivo tenore di vita. Affitti in nero - Grandi e piccoli proprietari che affittano in nero e non dichiarano contratti di locazione, evadendo imposte dirette e indirette. Il governo promette più controllo incrociato delle utenze con i dati catastali e sui conti correnti e postali, con l'aiuto dei Comuni.   Evasore totale - L'incubo del Fisco: lavoratori autonomi, piccole e medie imprese, tutti rigorosamente ed integralmente in nero. Le contromosse: veritiche basate su analisi di rischio, segnalazioni, controlli sulle liste di chi beneficia di prestazioni sociali e assistenziali, analisi dell'anagrafe dei rapporti finanziari. Gioco online abusivo - Internet è il Bengodi: gli operatori privi di concessione evadono l'imposta unica e possono riciclare denaro sporco. Decisivo nel contrasto la cooperazione tra banche e intermediari finanziari. Case fantasma - Niente Imu o Tarsu: servono controlli capillari e un maggiore controllo del territorio ad opera dei Comuni. Scommesse in nero - Soggetti non registrati al totalizzatore nazionale evadendo così l'imposta unica dovuta all'erario sull'attività di gioco. Giochi illegali - Apparecchi da divertimento e intrattenimento non collegati alla rete telematica. Come nella tipologia delle scommesse in nero, servono accertamenti bancari e finanziari e programmi di verifiche coordinate con la Guardia di Finanza. Occultamento parziale di reddito Senza scontrino - Gli identikit degli evasori, sorta di "nemici pubblici" delle Fiamme gialle, li riassume il Sole 24 Ore del lunedì.Si parte dall'evasione classica: niente scontrino. Sono le piccole e medie imprese oppure gli operatori che nel Modello Unico, al momento della dichiarazione dei redditi, indicano costi non inerenti alla loro attività. Detrazioni non spettanti - Contribuenti che indicano nelle dichiarazioni detrazioni non dovute oppure omettono fonti di introiti.    Intestazione fittizia  Le finte società - Si occultano beni di lusso (auto, immobili, imbarcazioni, aerei) attraverso lo schermo delle società. Sono soggetti ad alta capacità contributiva, occorrerà rafforzare il controllo della posizione delle persone fisiche che utilizzano beni intestati a società. Finte onlus - Uno degli strumenti più utilizzati dai "furbetti" negli ultimi anni, la frontiera no profit: più che solidarietà, si tratta di vere e proprie attività commerciali sottratte al Fisco.     Forme sofisticate di evasione e fenomeni di elusione     Patrimoni all'estero - Il gioco è semplice: nel modello RW della dichiarazione dei redditi non sono presenti i patrimoni detenuti all'estero. Più che condoni, si seguirà la strada delle sanzioni ridotte. Tax planning aggressivo - Qui si parla di operatori economici che utilizzano l'estero-vestizione e le operazioni societarie straodinarie, anche fuori dai confini nazionali.    Transfer picking - Sono le multinazionali a sfruttare trucchetti come gli scambi infragruppo per spostare l'imponibile in stati con minore pressione fiscale. Fuga di capitali - Soggetti che trasferiscono illegalmente denaro all'estero o contribuenti che evadono le imposte dirette su capitali detenuti all'estero.   Utilizzo di documentazione fiscale falsa Frodi senza Iva - Evadono l'Iva, tendenzialmente, piccole  e medie imprese e lavoratori autonomi. Il governo punta un'azione congiunta con gli altri Paesi dell'Unione europea, perché le frodi avvengono soprattutto nelle dogane e negli snodi cruciali di importazione. Frodi sulle accise - Contrabbando di prodotti, abuso delle norme doganali, utilizzo fraudolento di beni soggetti ad accisa. L'unico rimedio vero è un maggiore controllo alle frontiere.   Frodi sulle ritenute - Mancato versamento di ritenute, contributi o altre imposte: nel mirino piccole e medie imprese e lavoratori autonomi.  Società cartiere - Sono quelle società create ed usate unicamente per emettere fatture inesistenti e generare crediti Iva "fantasma". Anche in questo caso, serve maggior cooperazione con le autorità comunitarie ed internazionali.

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