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Delitto di Lignano, carabinierial circo a caccia dei killer

Identificati, anche col dna, tutti gli artisti del "Bellucci-Orfei", che nella notte in cui vennero uccisi i coniugi Burgato, si trovava nella località veneta

Matteo Legnani
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I carabinieri di Udine, che indagano sull'omicidio dei coniugi Burgato a Lignano Sabbiadoro, sono arrivati fino ad Azzano, nel bergamasco, per prelevare impronte digitali e dna a tutti i cinquanta artisti che lavorano al circo Bellucci Orfei, che dallo scorso 23 agosto ha allestito il tendone nel parcheggio dell'Oriocenter. Lo rivela il quotidiano Eco di Bergamo. Paolo Burgato e la moglie Rosetta sono stati picchiati, torturati e uccisi nella loro villa di Lignano nella notte tra il 18 e il 19 agosto, un giorno prima della partenza del circo dalla località veneta. Ed è noto che gli inquirenti siano sulle tracce di almeno due persone dell'est Europa (nei circhi lavorano molte persone di etnia slava). Il patron del circo, Attilio Bellucci, ha precisato che “nessuno di noi è sospettato per quell'atroce delitto, i carabinieri sono venuti per un semplice controllo, perchè non erano riusciti a identificarci tutti quando eravamo a Lignano”. Gli uomini dell'Arma si sono presentati ad Azzano ieri mattina, nel giorno di riposo del circo. Una dozzina in tutto, alcuni dei quali in divisa e altri in borghese. “Quelli in borghese si sono messi tutti attorno alle roulotte, mentre quelli in divisa ci hanno chiesto di uscire e di riunirci" racconta ancora Bellucci. "Hanno prelevato a tutti, tranne i bambini, le impronte e il  Dna: sono stati gentili e abbiamo collaborato. Poi hanno controllato ogni roulotte, senza portare via nulla. Non avevano sospetti su qualcuno in particolare, ci hanno solo chiesto se avevamo un furgone di un certo modello e colore, e noi non l'abbiamo”. I militari stanno  cercando un vecchio furgone verde Mercedes con targa straniera che è  stato visto da un testimone, la notte del delitto, lungo la strada che  porta alla villetta dei Burgato.

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