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Il peggior Natale in 10 anni:acquisti crollati del 20%

Monitoraggio del Codacons sulle spese per le feste: giù abbigliamento, calzature, arredamento, viaggi, ristorazione e cultura. Tengono solo gli alimentari

Matteo Legnani
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Il Natale 2012 sarà senza dubbio ricordato come il peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei consumi: le vendite non sono mai andate così male registrando un calo fino al -20%. Lo afferma il Codacons, che ha monitorato gli acquisti degli italiani fino alle ultime ore di apertura dei negozi.  Chi sperava in una impennata delle vendite grazie agli acquisti dell'ultim'ora - spiega l'associazione - è rimasto deluso. Le famiglie hanno fortemente tirato la cinghia, riducendo il numero di regali e la loro entità, e tagliando anche sulle spese per la casa, sempre più spesso riciclando gli addobbi degli scorsi anni. Tendenza inversa, invece, per gli alimentari: le tavole degli italiani rimangono imbandite, a dimostrazione di come le famiglie siano disposte a ridurre i consumi su altre voci di spesa, ma restino fedeli alla tradizione del cenone e del pranzo di Natale. Cali drastici degli acquisti fino al -20% per abbigliamento, calzature, arredamento e oggettistica per la casa. Malissimo anche i comparti viaggi, ristorazione e cultura (-15%). Le vendite possono ritenersi soddisfacenti unicamente nel settore giocattoli, informatica e hi-tech, mentre si è speso addirittura più dello scorso anno (mediamente il 5% in più) per gli alimentari". "Il calo delle vendite di Natale - osserva il Presidente dell'associazione, Carlo Rienzi - è il segno evidente della crisi economica che investe il nostro paese, e di una politica economica sbagliata che finora ha preferito aumentare la pressione fiscale anzichè salvaguardare le tasche delle famiglie e incentivare i consumi".

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