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La droga del cannibale arriva in Italia: le rivelazioni choc di ex tossici

simone cerroni
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Nella puntata di Lucignolo andata in onda ieri sera su Italia 1 è stato tramesso un servizio sui sali da bagno, anche detta droga del cannibale, un mix di tre molecole che fa perdere i freni inibitori fino a far diventare fino a spingere al cannibalismo chi lo assume. Due ragazzi raccontano che anche in Italia è possibile trovare i sali da bagno ma bisogna essere "nei giri giusti. O hai conoscenze o non li trovi". Poi le varie le testimonianze choc. Le testimonianze choc - Tra le testimonianze una è davvero raccapricciante. E' il racconto di Freddy, un ragazzo americano che ha fatto uso di sali da bagno per sei mesi e racconta che la sua vita era diventata un inferno e stava per morire. "Il cervello va a una velocità pazzesca. È come vivere in un mondo diverso". I sali da bagno, viene spiegato nel servizio, sono chiamati anche droga del cannibale dopo che Rudy Eugene è stato trovato nudo sul cavalcavia di un'autostrada di Miami mentre stava strappando a morsi la faccia di un uomo.  Le persone sembrano possedute dal demonio. In Italia il primo caso di consumo di droga del cannibale risale al luglio del 2012, quando a Genova un cittadino russo ha aggredito la compagna ucraina a morsi. "Da qui si scopre - riporta Lucignolo - che nei vicoli della città è possibile trovare lo shaboo, una droga molto simile ai sali da bagno che circola soprattutto nella comunità filippina". Il prezzo di è di 400 euro al grammo. Pochi giorni fa a Bologna e a Modena, i carabinieri hanno smantellato una rete di trafficanti di shaboo. Poi il servizio riporta la testimonianza di un uomo del pronto soccorso. "Una ragazza che aveva la mascella serratissima e che una volta che sono riusciti ad aprirle la bocca con un cacciavite, questa ha tentato di morderli". Angelo Botticini, responsabile della comunità Exodus di Garlasco, racconta che "al giorno d'oggi i ragazzi assumono qualsiasi cosa che possa dare dello sballo e che in comunità hanno tolto i deodoranti spray perché abbiamo scoperto che li sniffavano". Poi ancora testimonianze. C'è chi dice che "picchiava la madre perchè era convinto che collaborase con la polizia", chi girava invece "con una bottiglia pronto a spaccarla in testa a chiunque gli avvesse dato fastidio". Infine un altro ragazzo racconta che quando faceva uso di droga usciva di notte con il fucile carico. "Se trovavo qualcuno gli sparavo, ero uscito apposta col fucile".

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