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Luisa Todini da Lucia Annunziata: "In Rai i giornalisti amano il potere. Il voto del Cda era contro Matteo Renzi"

Ignazio Stagno
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"Alcuni dei giornalisti Rai amano stare seduti sulla propria sedia a esercitare potere. C'è sicuramente del corporativismo". Luisa Todini, presidente di Poste Italiane e consigliere dimissionario del cda della Rai, attacca la Rai a 'In 1/2 h' da Lucia Annunziata. Ma l'ex consigliera non si limita a criticare i giornalisti, spara a zero anche contro i suoi ex colleghi del Cda e si schiera al fianco di Matteo Renzi. "Il suo - dice - è il governo del fare. È chiaro che la scelta del Cda Rai di fare ricorso contro i 150 milioni di tagli disposti dal governo per la Rai è un voto contro la sua politica decisionista". "Mi auguro che il governo faccia presto una riforma della Rai rendendo questa azienda una Spa vera e che il premier Renzi colga l'occasione delle mie dimissioni per fare un po' di piazza pulita intesa come modifica dei meccanismi di governance che a volte sono folli come nel caso dei diversi poteri maggiori per i consiglieri minori per il direttore generale". Le dimissioni - La Todini ha spiegato le sue ragioni: "Non pensavo di decidere un ricorso contro il mio governo. Tutte le aziende sono chiamate alla spending review e anche se probabilmente è costituzionalmente fondato il ricorso contro il prelievo forzoso di 150 milioni dal canone, penso che ciascuno debba fare la propria parte. Io ho agito secondo la mia coscienza, non giudico gli altri", ha aggiunto. E mentre la Annunziata sottolineava lo sparigliamento delle alleanze su questo tema del ricorso, la Todini da detto di non meravigliarsi, perchè la Rai non deve rispondere ai partiti. La risposta - Il consigliere Rai Antonio Verro ha replicato dopo pochi minuti all'Ansa. "La Todini è sempre la Todini. Io non ho mai avuto dubbi su come votare, ma se avessi avuto qualche dubbio, con quello che ha detto oggi, ho avuto la conferma di aver fatto la cosa giusta. La sua unica preoccupazione appare quella di non andare contro il governo, ma le sfugge che l'azionista è il Parlamento".

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