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De Magistris non paga il gasolioAutobus fermi a Napoli

Il fornitore che vanta almeno un milione di euro di credito con la municipale partenopea non ha fatto i rifornimenti

Nicoletta Orlandi Posti
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Cittadini appiedati a Napoli perché manca il carburante per i bus. "Emergenza gasolio", ha avvertito ieri seri l'agenzia di trasposto pubblico partenopeo sulla sua pagina Facebook gettando nel panico gli utenti che sono stati costretti a prendere un taxi o la propria auto per gli spostamenti in città. Solo una trentina di autobus, infatti, sono riusciti a fare rifornimento e uscire dai depositi nelle prime ore del mattino. Gli altri sono rimasti fermi.   Tagli agli enti locali - La crisi di liquidità che investe tutto il settore in Campania, in parte per il taglio nei trasferimenti specifici in parte per la situazione economica degli enti locali, ha avuto come conseguenza l'ennesima interruzione di servizio a Napoli, generata dal fatto che il fornitore di gasolio dell'azienda voleva maggiori garanzie prima di effettuare i rifornimenti necessari al servizio. Un fornitore che vanta almeno un milione di euro di credito con l'Anm, e al quale arriverà un acconto attraverso la cessione di una parte delle risorse di una nuova linea di credito aperta dalle banche all'Anm per coprire anche gli stipendi del personale, che comunque arriveranno con ritardo il primo febbraio. L'Anm, a sua volta, attende risorse dal Consorzio Unico Campania, dal Comune, dalla Regione e dalla Provincia, che per quota parte contribuiscono a finanziare il servizio. 

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