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Cocaina e sesso, Lapo ricattato per un video: "Dammi i soldi o vendo il filmato"

Eliana Giusto
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E' finito di nuovo in una brutta storia di droga e sesso Lapo Elkann, vittima di un ricatto per un video compromettente. Una brutta storia conclusa in Tribunale a Milano, e riportata dal Giorno, che tanto ricorda lo scandalo del 2005 quando il rampollo di casa Agnelli venne ricoverato in rianimazione a Torino per overdose dopo un festino con alcuni trans.   Primo atto - Tutto inizia nel primo pomeriggio di un giorno di aprile a Milano. C'è un biondino che vestito solo di una giacchetta e con un plaid in vita a coprire le nudità si acquatta fra le auto parcheggiate per non essere riconosciuto. Due fratelli notano questo giovane seminudo, lo riconoscono e gli chiedono se ha bisogno di aiuto. Quindi tutti e tre salgono in macchina e si dirigono nell'appartamento dove i fratelli abitano con i genitori in zona Niguarda. In casa non c'è nessuno e una volta entrati, racconta uno dei due fratelli finito poi in manette, "tira fuori un sasso grosso, cocaina". E così passano il pomeriggio a sballarsi "fra droga e autoerotismo". Uno dei due fratelli riprende tutto, non visto. A interrompere il festino è la madre dei ragazzi che torna a casa. Lapo viene rivestito con una tuta, un cappellaccio in modo che la donna non lo riconosca e portato in un altro appartamento a Cinisello Balsamo. Il festino finisce poco prima di mezzanotte. I tre si scambiano i numeri di telefono e a Lapo viene pagato un taxi che lo riporterà a casa, nella centralissima e chic piazzetta Borromeo. Secondo atto - Qualche giorno dopo il cameriere chiama Lapo e si aspetta un segno di riconoscenza. Elkann gli manda un pallone da calcio con le firme di tutti i giocatori della Juventus. Troppo poco per E.B. Che insieme al fratello contatta Novella 2000 per vendere il video. La direzione si dice non interessata e anzi consiglia di distruggere il filmato. Dopo due giorni è lo stesso Lapo a chiamare il ragazzo: il ricattatore vuole 50mila euro, la trattativa si chiude a 30mila. Il maggiordomo Nelson Shawn incontra il giovane per lo scambio in un alberghetto di piazza Lima e porta con sé una scrittura privata con cui fissa in caso di diffusione del video una penale di 300mila euro.   Terzo atto - I due fratelli qualche mese dopo incontrano Fabrizio Bicio Pensa, paparazzo ex collaboratore di Fabrizio Corona, già noto per la vicenda di Vallettopoli. Che gli dice che quel video vale molto di più, almeno 350mila euro. Così i due fratelli contattano Chi, Alfonso Signorini prende tempo e fissa un appuntamento. Anche questa volta interviene prima Lapo che tramite Nelson prima protesta e poi tratta scendendo da 350mila a 90mila euro. L'appuntamento è martedì 2 dicembre, al Four Season hotel. Ma oltre al maggiordomo e al cameriere c'è anche la polizia, chiamata da Lapo. E.B, 31 anni, incensurato, viene arrestato in flagranza di reato, per estorsione. Il fratello F.B., è indagato. La storia è finita davanti a Stefania Pepe, giudice delle indagini preliminari, per la convalida dell'arresto ordinata dal pm Giancarla Serafini.

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