Loris, e l'articolo sull'Huffington Post: "Io comprendo Veronica: la voglia di strozzare tuo figlio è naturale"
"Io comprendo Veronica, la mamma di Loris: la voglia di strozzare tuo figlio è naturale", con questo titolo provocatorio Il Foglio del lunedì riprende un articolo pubblicato dall'Huffington Post su Veronica Panarello, la mamma di Loris accusata di averlo ucciso "senza pietà". L'articolo parla delle mamme, del fatto che la società crede che le donne nascono mamme, che l'istinto materno sia qualcosa di immediato, naturale. "Le mamme non sono stante donne votate per natura a stare dietro ai loro figli: imparano a farlo nella maggior parte dei casi questo le riempie di una gioia talmente grande da rendere sopportabili la stanchezza e la frustrazione che derivano dal rassegnarsi a diventare per sempre schiave dei loro figli". Ma le mamme - secondo l'autrice dell'articolo - sono persone e "le persone commettono errori incomprensibili ai quali si cerca di dare una spiegazione per mettersi al riparo di commetterne uno analogo". Come se non bastasse, si legge nell'articolo, la nostra società non aiuta le mamme perché chiede, anzi pretende, che appena una donna diventa mamma "si mette in testa l'aureola e la lucidi ogni giorno". Le domande - "Non c'è stata comprensione nella narrazione del dolore di questa giovane donna che a 17 anni si è ritrovata costretta in un ruolo che non voleva interpretare. Da sola, con un bambino da crescere e un marito assente e una mamma, la sua, che anche oggi, a distanza di anni la dipinge come un diavolo con i capelli messi in piega". Poi la domanda provocatoria: "Chi ha aiutato questa donna a imparare ad amare i suoi figli e il suo sfigatissimo destino? Chi le ha spiegato che i bambini a una certa età inizieranno a sfidare con perizia da cardiochirurgo la tua pazienza per testare i tuoi e i loro limiti?". E chi le ha spiegato che quella voglia di strozzare il figlio dopo l'ennesima sfida che le ha lanciato è naturale?". Secondo l'autrice è naturale "quando si è stanche, quando si si è sole e non si trova nessuno a cui appoggiarsi". E ancora: "La differenza tra questa ancora presunta infanticida e le altre mamme sta nel fatto che lei avrebbe ceduto alla furia animalesca che gli altri miliardi di mamme sanno (per fortuna) controllare". La conclusione - Nel pezzo si mette in guardia la società dal pericolo che altre mamme ammazzeranno ancora. "Un pericolo reale e comune, ed è ancor più facile che si materializzi in una società in cui le donne o sono sante o sono puttane. Comunque non sono mai esseri umani".