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Giubbotti arancioni per gli immigrati, l'ordinanza del sindaco Pd

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Eliana Giusto
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Gli immigrati di colore che si spostano di sera o di pomeriggio devono indossare un giubbotto catarifrangente. L'ordinanza del sindaco di Flumeri, in provincia di Avellino, Angelo Lanza, del Pd, ha scatenato un putiferio. E se il primo cittadino si difende ("lo faccio per il loro bene", "ci sono troppi incidenti lungo la ex Statale 91"), la Cgil lo accusa di discriminazione e razzismo. Il provvedimento - Lungo quella strada sorge infatti un centro per immigrati che richiedono asilo. "Non mi ha mai sfiorato l'idea di mettere in atto un provvedimento discriminatorio: l'ordinanza che ho firmato ha il solo obiettivo di evitare il ripetersi di incidenti sempre più frequenti su quella strada, alcuni dei quali anche recentemente hanno fatto registrare tragiche conseguenze" ha spiegato Lanza. L'ordinanza, riporta il Corriere del Mezzogiorno, è stato notificata alla cooperativa locale che assiste gli extracomunitari, tutti giovani provenienti da paesi africani: "Da tempo avevo chiesto alla cooperativa di farsi carico della sicurezza dei nostri ospiti e di quella degli automobilisti, ma le sollecitazioni verbali sono cadute nel vuoto". Per questo è dovuto intervenire. Non per tutti - Ma il provvedimento - e questo è il punto - è indirizzato solo agli extracomunitari e non agli altri cittadini di Flumeri. Il sindaco Lanza si giustifica: "Non essendo italiani non conoscono il codice della strada che, anche per i miei concittadini, impone una serie di precauzioni, come quella appunto di rendersi visibili agli automobilisti soprattutto se da pedoni percorrono una strada poco illuminata".

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