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Dieci profughi pachistani nella villa che fu di Gardini

Matteo Legnani
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Alberghi, vollaggi turistici, ora anche una villa superlusso. I Comuni non sanno più dove sbattere gli immigrati affibiati dalle prefetture e così ogni soluzione è buona. Compresa la lussuosissima Villa Heriot a Venezia, appartenuta a Raul Gardini fino agli inizi degli anni '90. Come riporta il quotidiano Il Gazzettino, una decina di profughi pachistani saranno alloggiati nella parte meno nobile della residenza, che ha un parco di oltre ottomila metri quadrati e un pontile di attracco per le barche. La villa è divisa in tre parti: una zona residenziale, un'area destinata all'attività industriale e poi una terza ala dove si colloca la chiesa dei Santi Cosma e Damiano ed era in origine era stata destinata alla figlia Eleonora, che l'avrebbe abitata dopo il matrimonio; tuttavia il suicidio di Gardini nel 1993 cambiò ogni cosa.

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