"INNEGGIAVANO ALLA JIHAD", arrestati a Brescia 4 kosovari
Blitz antiterrorismo della Polizia di Stato di Brescia, in collaborazione con la Polizia kosovara. Arresti e perquisizioni sono in corso, in Italia e in Kosovo, a carico di cittadini kosovari ritenuti responsabili dei reati di “apologia al terrorismo»” e “istigazione all'odio razziale”. La compagine terroristica che, anche attraverso l'uso dei social network, propagandava l'ideologia jihadista. I riscontri investigativi hanno evidenziato la presenza di “pericolosi indicatori di fanatismo religioso estremistico a carico dei componenti del gruppo criminale, i quali sul web si mostravano con armi e atteggiamenti caratterizzanti i combattenti del sedicente Stato Islamico”. Le accuse - In particolare, a carico di uno dei fermati è stata disposta, per la prima volta, la misura di sorveglianza speciale per terrorismo, su richiesta avanzata direttamente dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. I dettagli dell'operazione denominata Van Damme verranno resi noti nel corso della conferenza stampa in programma alle 10.30 alla Procura di Brescia. Sono 4 gli arrestati nell'ambito del blitz antiterrorismo della Polizia di Stato di Brescia. I quattro sono ritenuti responsabili dei reati di «apologia al terrorismo» e «istigazione all'odio razziale”. Attacco al Papa - "Minacciavano il Santo Padre Bergoglio, esaltavano i recenti attentati di Parigi e minacciavano l'ex ambasciatrice degli Stati Uniti in Kosovo". Lo ha detto Carmine Esposito, questore di Brescia, intervenuto ad Agorà su RaiTre. «Nelle dimore perquisite in Kosovo nell'ambito dell'operazione - compiuta contestualmente sul territorio italiano e kosovaro - sono state rinvenute armi. Si tratta di profili di rischio in relazione a derive terroristiche di matrice islamica con particolare riferimento a condotte di propaganda, reclutamento, finanziamento del sedicente stato islamico. I reati contestati a queste persone - conclude il questore - sono apologia del terrorismo e istigazione all'odio razziale".