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Il pianto in cella e quelle parole strazianti: così Bossetti dopo la morte del padre

Andrea Tempestini
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Della morte di Giovanni Bossetti, il padre biologico di Massimo, il sospettato dell'omicidio di Yara, in questi ultimi giorni se ne è parlato tanto. Malato da tempo, 73 anni, l'uomo ha visto suo figlio finire in carcere per poi scoprire che non era neppure il suo figlio naturale. Ma questo, va da sé, non può rompere i legami di una vita intera. E infatti, ora, trapelano particolari toccanti su come Massimo abbia accolto la notizia. Quando, la mattina di Natale, il cappellano del carcere di Bergamo, gli ha dato la notizia della morte, Bossetti è scoppiato in lacrime, chiedendo di poter andare al funerale. Permesso, per ora, non accordato. Il suo legale gli ha detto: "Stai tranquillo, che stiamo vicini noi a papà". Parole che però, non possono bastare. Bossetti ha presentato istanza in carcere ed è attesa della risposta della Corte d'Assisi, per sapere se martedì alle 10 potrà andare a Terno d'Isola per l'ultimo saluto. Bossetti, si è appreso, era già uscito dal carcere due volte, scortato dagli agenti, per far visita al padre, gravissimo. Ma la situazione, ora, è diversa: se uscisse dal carcere, il fatto diverrebbe di dominio pubblico. Il timore è che la sua presenza possa comportare problemi di sicurezza o di ordine pubblico.

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