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Gli "hacker Pd" spiavano GrilloScatta il ricatto a Cinque Stelle:"Pubblicheremo tutti i vostri segreti"

fotogramma del video degli

Violate le mail di trenta parlamentari e senatori M5S. Il gruppo minacci di pubblicarle on line, una a settimana. Sono partiti con Giulia Sarti, ma nei file non c'è nulla

Nicoletta Orlandi Posti
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  Ancora hacker contro i 5 Stelle, come era accaduto a Bologna ma stavolta, a quanto pare, su più larga scala. "Le caselle di posta di decine di parlamentari italiani sono state segretamente violate e spiate per mesi da un gruppo di hacker che ora improvvisamente escono allo scoperto. E da questa mattina hanno iniziato a rilasciare on line parte di queste corrispondenze", rivela il sito dell'Espresso. "A essere colpiti sono una trentina di deputati e senatori del Movimento 5 stelle", spiega il settimanale dando conto del fatto che "protagonista della violazione uno sconosciuto gruppo di persone che si autodefiniscono 'hacker del Pd'anche se non c'è nessuna prova che realmente abbiano qualcosa a che fare con il Partito democratico".  guarda il video su Libero Tv La prima vittima - In un video di presentazione di cui 'l'Espresso', prosegue l'anticipazione diffusa dal settimanale, è entrato in possesso, "il gruppo sostiene che ogni settimana verranno pubblicate le caselle di posta elettronica di un deputato o senatore del Movimento 5 stelle. E che la pubblicazione sarà interrotta solo quando le richieste formulate saranno soddisfatte". "Nelle mail spiate si trovano anche messaggi ricevuti da altri esponenti politici o contatti dei titolari della casella. Questa mattina - si legge ancora - è stato messo online un link contenente le mail della casella di posta di Giulia Sarti, deputata ventiseienne del M5S, capolista grillina per l'Emilia-Romagna. A essere colpito è stato il suo account personale di webmail". Si sta parlando, prosegue ancora la nota dell'Espresso, di migliaia di corrispondenze, per un totale di circa 1,8 Gigabyte di spazio, che vanno molto indietro nel tempo, e che sicuramente coprono tutto il 2012 per arrivare alle ultime settimane. E che contengono anche tutte le discussioni interne e i mal di pancia del Movimento 5 stelle. Ma anche numeri di telefono, dati sensibili e privati di decine di persone in contatto con la grillina o gli altri attivisti. "Se, come sostenuto dagli hacker con 'l'Espresso', oltre alla casella di Sarti ci sono altre decine di account mail bucati, ci troviamo di fronte a una violazione senza precedenti della privacy di rappresentanti italiani. Nonchè a un leak dalle conseguenze politiche imprevedibili", si rileva ancora. Il ricatto - "I sedicenti 'hacker del Pd'sostengono di essere cyberattivisti e sfoggiano un logo che unisce il simbolo senza testa di Anonymous con quello del Pd: un accostamento che farà venire l'orticaria a gran parte degli "anonimi" italiani (con cui gli 'hacker del Pd'dicono infatti di non avere nulla a che fare) ma che è di sicuro impatto mediatico. Altra cosa curiosa: il gruppo è nato da poco, non ha fatto altre azioni con questa sigla in precedenza, eppure ha mostrato finora di sapersi organizzare bene, gestendo l'operazione nei dettagli. Erano in possesso di questi materiali da tempo ma hanno scelto di muoversi adesso", ricostruisce il settimanale. "I suoi membri - si legge ancora - dicono di voler colpire Grillo e Casaleggio perchè 'loro sono scesi nel nostro territorio, il cyberspazio, e hanno provato a usare le masse per i loro fini sfruttando le caratteristiche della rete. Ora dovranno venire allo scoperto. Chi di trasparenza ferisce, di trasparenza periscè. Nell'intervsia rilasciata al sito dell'Espresso, dicono di essere pronti a pubblicare online, ogni settimana, un blocco di mail di una nuova casella. E concludono promettendo fuochi d'artificio". La replica dei grillini - "In merito alla notizia di una violazione degli indirizzi di posta elettronica di diversi deputati del MoVimento 5 Stelle, compiuta da sedicenti hacker del Pd, e alla minaccia di pubblicare settimanalmente i contenuti delle mail violate e tenute sotto controllo da mesi, teniamo a puntualizzare che i nostri parlamentari non hanno nulla da nascondere". E' una nota del gruppo M5S alla Camera ad assicurare che "non ci sono 'scheletri negli armadi' nè segreti a proposito dei redditi di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio".   "A questi pirati elettronici, che - sottolineano i grillini - siamo convinti nulla abbiano a che fare col Partito Democratico, consigliamo di recarsi nelle Camere di Commercio e nelle Agenzie delle Entrate competenti territorialmente per aver accesso a bilanci e dichiarazioni dei redditi. Non saranno certamente le minacce - conclude la nota - a fermare il percorso di profondo rinnovamento che il M5S sta portando dentro i palazzi del potere". I 5 Stelle fanno anche sapere che "è scontato il ricorso alla Polizia Postale e alle autorità giudiziarie", alle quali i fatti "sono già stati denunciati" La Sarti: è una bufala -Giulia Sarti, la prima "vittima" degli "hacker Pd" sostiene che la notizia dell'Espresso è una bufala. "I file caricati dai presunti hacker sono vuoti. Non c'e' nulla! L'Espresso non ha nemmeno verificato la veridicita' della notizia. E' una bufala", scrive su Twitter. Le presunte mail hackerate sono state pubblicate dagli autori dell'azione su un sito di file sharing, Bay Files, e su Sky Drive, il servizio di file hosting di Microsoft e in effetti la cartella che conterrebbe la corrispondenza della deputata M5S, una volta scaricata segnala dei problemi in fase di apertura e sembrerebbe essere vuota.

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