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Le vittime del "Madoff dei Parioli"indagate per evasione fiscaleCi sono anche Guzzanti e Vanzina

Al faccendiere avevano affidato centinaia di migliaia di euro, spariti nel nulla. Il reato ipotizzato dalla procura di Roma è "dichiarazione infedele dei redditi"

Matteo Legnani
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Cornuti e mazziati. Sono le vittime del cosiddetto "Madoff dei Parioli", alias Gianfranco Lande. I quali, scrive oggi Il Messaggero, oltre ad aver perso vere e proprie fortune affidando al faccendiere centinaia di migliaia di euro spariti nel nulla, hanno scoperto ora di essere indagati dalla procura di Roma in un nuovo filone dell'inchiesta per "dichiarazione infedele dei redditi". Secondo i pm, cioè, i truffati potrebbero non aver dichiarato al fisco le somme affidate a Landee che poi avrebbero preso la via dei paradisi fiscali offshore. Oppure, più verosimilmente, sarebbe stato Lande che li avrebbe rassicurati sulla regolarità delle operazioni di "rientro" dei capitali in Italia con lo scudo fiscale, omettendo però di comunicarne l'entità al fisco italiano. Tra gli indagati, tredici in tutto, spuntano anche personaggi eccellenti, come l'onorevole Paolo Guzzanti, che a Lande aveva consegnato circa 300mila euro, ed Enrico Vanzina, lo sceneggiatore e produttore cinematografico che aveva affidato al "Madoff dei Parioli" 600mila euro. Il legale del produttore, il penalista Carlo Longari, appare sinceramente sorpreso: «E' davvero difficile spiegare ad un uomo che è stato truffato e che è fermamente convinto di non aver violato nessuna legge, che adesso dovrà difendersi anche lui da un'accusa di questo genere». Nell'elenco spuntano anche i nomi di Pietro Bormioli, docente di chirurgia maxillo-facciale alla Sapienza ed ex primario all'ospedale San Camillo, che con Lande aveva investito circa 361mila euro, e quello di Giovanni Calone, un investitore napoletano con residenza in via degli Scipioni, che ha lasciato al Madoff circa 936mila euro.

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