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"Ciao Michele, parla il Papa..."La telefonata che non t'aspetti

Papa Francesco

Dopo un lutto scrisse al Pontefice: "Come posso credere ancora in Dio?". Francesco si commuove e gli telefona. Lui pensa a uno scherzo, ma...

Eleonora Tesconi
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La telefonata che non ti aspetteresti mai. Per Michele Ferri è arrivata in un afoso mercoledì d'agosto, dopo due mesi di dolore, un dolore che non riusciva a sopportare, come quello per la morte di un fratello. "Ciao Michele, sono Papa Francesco". Quando ha sentito queste parole, Michele, 40enne di Pesaro, da anni costretto sulla sedia a rotelle, ha pensato a uno scherzo. E invece, dall'altro lato della cornetta, c'era il Pontefice. E l'incredulità, la commozione, la felicità di poter parlare con il Santo Padre si sono tramutate in un'emozione forte, unica. Michele è il fratello di Andrea Ferri, imprenditore titolare di alcuni impianti di benzina ucciso due mesi fa, nella notte tra il 3 e il 4 giugno scorso. Per l'omicidio di Andrea sono finiti in carcere un suo dipendente e un complice.  La chiamata inattesa - Michele, da quando aveva perso il fratello, sentiva un grande vuoto. Il suo strazio era stato anche condiviso su Facebook, dove ha pubblicato post pieni di sofferenza: "Più passa il tempo e più il dolore aumenta - scriveva -. Ti ho sempre perdonato tutto. Questa volta no, Dio, questa volta non ti perdono". Poi, aveva deciso di scrivere al Papa. Ed è arrivata la risposta. Non una lettera, ma una telefonata. La gioia condidisa - Dopo la chiamata, Michele Ferri ha deciso di condividere le sue emozioni ancora sul social network: "Oggi è arrivata una telefonata inaspettata... al mio Pronto? Mi ha risposto una voce dicendomi Ciao Michele, sono Papa Francesco... un'emozione unica", ha scritto su Facebook. E ancora: "Mi ha detto che ha pianto quando ha letto la lettera che gli avevo scritto". L'uomo, oltre i brevi post sulla sua pagina, non ha voluto dare altri dettagli sulla sua chiacchierata col Papa: "E' un fatto personale, che preferiamo resti tale", ha precisato la moglie. "Non sapevo nulla della lettera al Pontefice" ha dichiarato don Mario Amedeo, il parroco della chiesa di Soria, che, l'8 giugno scorso, ha celebrato i funerali di Andrea. "La mamma di Michele mi ha soltanto informato della telefonata la sera stessa", ha continuato. "Un gesto bellissimo che testimonia la bontà e la grandezza di questo Pontefice". di Eleonora Tesconi

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