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500 euro per andare col figlio disabile, la mamma: "Dovete riaprire le case chiuse"

Il primo incontro è andato bene, nonostante la cifra. Adesso il figlio ne chiede altri, ma la madre non può permetterselo

Francesca Canelli
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"Sono favorevole alla riapertura delle case chiuse", a dirlo è una mamma come tante, che ama il figlio, disabile, più della sua stessa vita. Ragazzo che, come tutti i giovani, inizia ad avere pulsioni sessuali. E che, parlando con la mamma, ha rivelato di volere un rapporto con una donna. Nell'intervista a "Leggo", la donna racconta la sua scelta, difficile, ma anche "la sola possibile".  Superato l'iniziale choc alla richiesta del figlio, la donna, che abita in zona Treviso, ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione: "Mio figlio ha le stesse identiche pulsioni che ha qualsiasi giovane della sua età - spiega - tanto più che a causa della sua condizione non ha mai avuto alcuna storiella come solitamente capita nell'adolescenza". Così, ha deciso di ricorrere a una prostituta: "Non quelle che si vedono sulle strade - specifica - Mi sono guardata attorno e mi sono messa alla ricerca di una persona che potesse accettare, ma allo stesso tempo garantire sicurezza e pulizia". Alla fine, la scelta. Tutto andò per il meglio già dal primo incontro, nonostante il ragazzo sapesse che la ragazza era pagata dalla madre. "Non mi sembrava vero che tutto fosse andato bene - ricorda la donna- e infatti poi non è stato così". Perché la squillo ha sì accettato di fare sesso con il figlio disabile, ma ha chiesto una cifra che si aggira attorno ai 500 euro a incontro. Una cifra insostenibile per una famiglia media.  Ora il figlio chiede nuovi incontri: "Ma sono impossibilitata a far fronte a una spesa del genere". Da qui, la richiesta che vengano riaperte le case chiuse in Italia. Andare all'estero sarebbe ancora più dispendioso, "per questo penso sia fondamentale riaprire le case chiuse, magari organizzate in modo diverso ma sicure e con prezzi controllati", conclude la mamma.

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