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Ior, per la prima volta il bilancio è pubblico

I conti della banca vaticana: utili per quasi 87 milioni di euro, alla Santa Sede un contributo di 54,7 milioni

Lucia Esposito
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Per la prima volta lo Ior ha pubblicato il bilancio. E' l'operazione trasparenza.  E' un bilancio che riporta numeri   importanti quello che lo Ior pubblica oggi, per la prima volta nella   storia, sul suo sito. Un bilancio da record che vede un utile netto di  circa 87 milioni di euro, per l'esattezza 86,6 milioni di utile netto   per il 2012. La banca vaticana, lo scorso anno ha avuto 6,3 miliardi  di beni terzi in gestione, in crescita rispetto ai 6,2 miliardi del  2011, per un totale di 3,2 miliardi di portafogli gestiti e 3,1   miliardi di depositi. Lo Ior ha pubblicato oggi, sul sito www.ior.va, il suo rapporto annuale relativo al 2012. Si tratta del primo rapporto ad essere divulgato al pubblico. Dal documento - di un centinaio di pagine - emerge che, nel 2012, lo Ior ha registrato un utile netto di 86,6 milioni di euro. "Ciò ha consentito allo Ior di apportare un contributo di 54,7 milioni di euro al budget della Santa Sede". Operazione trasparenza - "La trasparenza è   fondamentale, è l'elemento chiave". E' quanto sottolinea il   presidente dello Ior, Ernst von Freyberg, illustrando a Radio Vaticana  il bilancio dell'Istituto Opere di Religione, di fatto la banca del   Vaticano, ricordando che "presentiamo il primo rapporto annuale in 125  anni di storia dello Ior". Spiega il direttore: "Dal marzo scorso, abbiamo avviato una   strategia basata su tre pilastri. Il primo è quello di aprire e   impegnarsi in un dialogo con i media, dicendo come stanno i fatti in   maniera sistematica e questo fa sì che ora noi abbiamo un ufficio   stampa per lo Ior. Il secondo elemento è quello di creare un sito web  che possa servire come fonte accreditata sui fatti dell'Istituto. Il   terzo elemento è quello di pubblicare il rapporto annuale". Questo "è un altro passo verso la creazione di un Istituto   conforme e trasparente - assicura von Freyberg - per cui il Papa   deciderà, al più tardi quest'anno o il prossimo anno, in quale   direzione voglia mandarci. Abbiamo fatto una lunga strada sulla   trasparenza e la conformità".   L'importanza dei dettagli -  "Ciò che è nuovo - aggiunge Von Freyberg - sono i dettagli. La cosa più sorprendente sarà il fatto di quanto non sia sorprendente. Lei può vedere un'istituzione finanziaria gestita in maniera piuttosto conservatrice che protegge le azioni, investe in un ambito molto conservatore come le obbligazioni statali e i depositi bancari. E vedrà un'istituzione altamente capitalizzata. Alla fine dello scorso anno il nostro patrimonio netto era del 15 per cento, che è molto al di sopra di quello di istituzioni finanziarie paragonabili". P

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