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Ischia, la procura di Napoli valuta un'inchiesta per disastro colposo contro ignoti

Andrea Tempestini
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Dopo il terremoto a Ischia, inizia la (surreale) "caccia" alle responsabilità. E così, tra accuse e sospetti (fondatissimi) di abusivismo, la procura di Napoli - si apprende - sta valutando l'ipotesi di aprire un'inchiesta. Contro chi? Presto detto: contro ignoti. Insomma, la solita barzelletta. Una sorta di indagine ai danni del "padre eterno", quando - si suppone - individuare qualche nome su cui indagare non è la più ardua delle sfide. L'ipotesi di reato sarebbe quella di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il capo della procura di Napoli, Giovanni Melillo, interpellato da Radio 1, riferendosi alle possibili inchieste ha spiegato che si tratta di ipotesi "nel quadro ordinario delle valutazioni in questo momento". Melillo ha poi specificato che si tratta di un "quadro complesso e bisognoso di approfondimenti". Sul possibile legame tra il fenomeno dell'abusivismo edilizio e il crollo di alcuni edifici sull'isola, il capo della Procura di Napoli ha dichiarato: "Non sfuggono i costi sociali, che anche in queste occasioni si rivelano, di fenomeni gravi come quello dell'edilizia illegale e dell'abusivismo edilizio. All'abusivismo edilizio corrisponde una delle priorità del lavoro della procura della Repubblica di Napoli; un fenomeno che in Campania ha dimensioni straordinariamente gravi e come tale va affrontato".

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