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Mostro di Firenze, il documento che rivela l'identità del killer: è l'assassino seriale Zodiac

Gino Coala
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Il "mostro di Firenze" avrebbe confessato due mesi fa con una telefonata in procura. Il killer dei sette delitti avvenuti nelle campagne fiorentine tra il 1974 e il 1985 sarebbe il serial killer "Zodiac", noto negli Stati Uniti per delitti praticamente identici. A rivelarlo è il Giornale, attraverso documenti degli inquirenti fiorentini ricevuti attraverso la rivista Tempi. Sull'identità del killer gli inquirenti non avrebbero più dubbi, grazie alle conferme sul suo profilo presenti nei messaggi cifrati che lo stesso Zodiac ha spedito alla stampa americana fra il 1969 e il 1974. È lo stesso uomo che il postino di San Casciano, Mario Vanni, aveva chiamato "Ulisse" in una intercettazione del 30 giugno 2003 in carcere a Pisa. Leggi anche: Pacciani, dispersi i resti della salma: troppi tentativi di furto Il documento di appena quattro pagine in possesso della procura di Firenze contiene, oltre alla testimonianza di un giornalista, tutte le soluzioni agli enigmi sull'identità del killer, un ex funzionario dell'esercito Usa, che lui stesso ha fornito. Quelle pagine ribaltano le condanne ai "compagni di merende", presunti complici del "mostro", nella convinzione generale cioè Pietro Pacciani, assolto in appello dopo una condanna all'ergastolo. I complici quindi di un "mostro" assolto non poteva essere quella "compagnia di poveri emarginati come Pacciani, Vanni e Lotti, ma qualcuno che oltre a sapere sparare e a possedere una pistola (cosa mai riscontrata in nessuno dei compagni di merende) aveva la capacità per compiere i propri delitti senza essere mai individuato". Il killer Zodiac, noto poi come Ulisse, si era trasferito in un paesino vicino Firenze nel 1974, parlava bene l'italiano e conosce l'Italia dagli inizi degli anni '60, perché nel nostro Paese faceva il soldato. La vicenda che ha portato Ulisse all'ammissione risale all'estate 2017. Il giornalista-testimone è diventato il suo biografo e parlando della sua vita, gli ha fatto una clamorosa rivelazione. Il pretesto è lo sviluppo delle indagini sul mostro di Firenze, con le nuove notizie sull'ex legionario francese Giampiero Vigilanti. Il giornalista chiede a Ulisse un commento, il killer comincia a sospettare dove il giornalista voglia andare a parare. E man mano che emergono gli enigmi che riportano alla sua identità, dalla data di nascita al suo nome, è lo stesso Ulisse a suggerire la soluzione. Fino all'ultimo enigma svelato il 20 settembre 2017, quello inviato al San Francisco Chronicle il 20 aprile 1970. A quel punto il killer si sente in trappola, il giornalista gli suggerisce di costituirsi, ma Ulisse si rifiuta "per non mettere nei guai i suoi ex colleghi" che sapevano della sua doppia vita.

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