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Accattonaggio molesto, la legge brutale di Salvini: la Lega manda in galera venditori di rose e lavavetri

Giulio Bucchi
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La ruspa della Lega contro l'accattonaggio aggressivo e insistente e truffaldino. La proposta parlamentare del sottosegretario leghista Nicola Molteni è in linea con le direttive del suo titolare nel partito e al Viminale, Matteo Salvini, e rispecchia in pieno la tolleranza zero promessa agli elettori: come sottolinea il Messaggero, punta a inserire nel codice penale il reato di "accattonaggio molesto" e prevede l'arresto per i trasgressori. La chiave è il comportamento degli accattoni: "Se chi mendica lo fa simulando infermità o arrecando disturbo o in modo invasivo", allora rischia la galera. Una guerra, vera, ai venditori di rose, ai lavavetri agli incroci e ai finti invalidi che si incontrano sui vagoni delle metropolitane o agli angoli delle strade. La legge allo studio prevede l'arresto da tre a sei mesi e un'ammenda da 3 a 6mila euro per chiunque "mendica arrecando disturbo o in modo invasivo" o "esercita attività ambulanti non autorizzate in luogo pubblico o aperto al pubblico". L'arresto sale da 6 mesi a un anno (con ammenda che va da 5mila a 10mila euro) "se il fatto è compiuto in modo da arrecare particolare disagio alle persone", "a rischio della propria o altrui incolumità" o comunque "mediante tecniche di condizionamento della personalità o in modo ripugnante o vessatorio, nonché simulando deformità o malattie".

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