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Ponte Morandi, l'ingegnere Gotti: "Ha ceduto il pilone, ecco le cause del crollo di Genova"

Giulio Bucchi
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"Ha ceduto il pilone". Dietro il crollo del ponte Morandi a Genova, un disastro che avrebbe provocato decine di vittime, ci sarebbe un cedimento strutturale. A sostenerlo, su Facebook, è l'ingegner Gherardo Gotti che ha analizzato i primi video pubblicati sui social dal luogo della sciagura. Qualche testimone ha parlato di un fulmine che si è abbattuto nelle vicinanze del viadotto Polcevera, ma Gotti tende a escludere ogni correlazione. "Il collasso - spiega l'ingegnere - si è verificato durante un nubifragio, probabilmente a causa del forte vento, che ha portato al collasso di un pilone. Questo va precisato perché non è crollata la sola parte sospesa, ma un intero pilone. Il ponte in passato ha subito fenomeni di degrado e fessurazione del calcestruzzo, e probabilmente questo aspetto legato alle condizioni atmosferiche hanno portato al collasso di un solo pilone. Gravi anche le problematiche di viscosità del calcestruzzo, che hanno portato a cedimenti del piano stradale sul quale è stato necessario intervenire più volte". Che il ponte, costruito negli anni Sessanta, avesse delle problematiche strutturali è cosa nota, anche se il presidente di Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci, assicura: "Non ci risulta che il ponte fosse pericoloso, stiamo effettuando le indagini del caso".

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