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Ponte Morandi, lo schiaffo delle famiglie delle vittime: "Non vogliamo la farsa dei funerali di Stato"

Gino Coala
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Le bare allineate in ordine nell'obitorio di Genova sono solo 14, nonostante le oltre 38 vittime finora falciate dal crollo del ponte Morandi il 14 agosto scorso. I feretri aspettano la benedizione e i funerali di Stato previsti per sabato, solo per loro. I familiari delle altre 17 vittime hanno deciso invece di celebrare funerali privati, 7 devono ancora decidere. Leggi anche: Ponte Morandi, il retroscena sugli attacchi ai Benetton: la strategia di Salvini che umilia Di Maio La collera di chi oggi deve piangere i propri familiari uccisi dal disastro in autostrada è fortissima. Quella dei quattro ragazzi di Torre del Greco che stavano andando in vacanza sfocia nella rabbia: "È lo Stato che ha causato questo - si è sfogata Nunzia, la madre di Gerardo Esposito, come riporta La Stampa - non si devono permettere di farsi vedere: la passerelle dei politici è stata vergognosa. Mio figlio non diventerà un numero nell'elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare. Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. È un dolore privato, non servono le passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve accadere più".

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