Cerca
Logo
Cerca
+

Ponte Morandi, la velina sulla famiglia Benetton: "sotto choc", cos'hanno costretto a fare i loro dirigenti

Giulio Bucchi
  • a
  • a
  • a

Non una parola: la famiglia Benetton dopo il crollo del ponte Morandi di Genova che ha coinvolto la società da loro controllata, Autostrade per l'Italia, hanno scelto un rigoroso, forse imbarazzatissimo silenzio. Peggio hanno fatto i dirigenti del gruppo, che hanno preferito un linguaggio freddo e burocratico che ha scandalizzato molti, a fronte degli oltre 40 morti della tragedia del 14 agosto. Non a caso Lucia Annunziata non ha esitato a parlare di "cuore di conigli" al loro riguardo. E così, spiega il Corriere della Sera, nelle ultime ore i fratelli Giuliana, Luciano e Gilberto, definiti "sotto choc", avrebbero imposto all'ad Giovanni Castellucci e al presidente Fabio Cerchiai di partecipare ai funerali solenni di sabato mattina alla fiera dei Genova (quasi una gogna pubblica) e soprattutto di chiedere scusa ai famigliari delle vittime. Un primo passo, tardivo, cui seguirà la promessa di un congruo risarcimento economico alla città, al Paese e forse alle stesse famiglie. La solidarietà forse c'entra poco: più un modo per disinnescare la revoca delle concessioni annunciata dal governo e un modo per trovare un compromesso.

Dai blog