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Italia, l'indagine statistica: tra 100 anni 16 milioni di abitanti, gli altri tutti immigrati

Matteo Legnani
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Lo scenario è inquietante. Ma tutt'altro che campato per aria, visto che è il frutto dell'analisi condotta da un programma informatico e presentata a Statistcall, il Festival della statistica in corso a Treviso. Dice, quell'analisi, che di qui a 100 anni l'Italia avrà una popolazione di circa 16 milioni di persone rispetto agli oltre 59 milioni attuali. Nel programma informatico sono stati inseriti il tasso di fertilità attuale (1,34) e l'attesa di vita dei bimbi nati oggi (83,8 anni), per capire - con tutte le altre condizioni alla pari - quante persone abiteranno la Penisola nel 2018: poco più di 16 milioni è stato, appunto, il responso. "Perché ciò si verifichi tra cento anni, anche se già tra 20 anni saremo comunque 8 milioni in meno - ha detto il prof. Matteo Rizzolli della Lumsa di Roma - è sufficiente comportarsi come adesso, cioè non fare nulla per favorire la natalità e dare sostegno alla famiglia". Lo scenario non tiene conto, ovviamente, delle future migrazioni, ovvero dell'arrivo di stranieri nel nostro Paese che si verificherà nel prossimo secolo, dato che ogni previsione sarebbe impossibile. Ma, nonostante gli sforzi di Salvini e di altri politici come lui che governeranno il nostro Paese in futuro tentando di contenere il fenomeno, è assai probabile che il fenomeno non si fermerà. E che quella del 2118 sarà un Italia in cui la stragrande maggioranza degli abitanti, ben più di 16 milioni, sarà straniera, proveniente da Africa, Asia e America Latina. Per approfondire leggi anche: Alexander Gauland a Pietro Senaldi: "Euro, immigrati e Merkel distruggeranno l'Europa"

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