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Lanciano, i romeni che hanno massacrato i coniugi Martelli trasferiti in altre carceri

Matteo Legnani
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Trasferiti, formalmente, "per incompatibilità". In pratica, perchè c'era il concreto pericolo, a loro carico, di ritorsioni e spedizioni punitive da parte degli altri detenuti. I mostri della banda di romeni responsabili della brutale aggressione, lo scorso 23 settembre a Lanciano, ai danni dei coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, non sono più nel carcere di Lanciano. Sono stati tutti trasferiti in altri penitenziari per garantirne l'incolumità: i fratelli Constantin Aurel e Ion Cusmin Turlica, il loro cugino Aurel Ruset e George Bogdan Ghiviziu sono stati traslocati nelle carceri di Teramo, Pescara e Rieti in attesa del processo che li vedrà accusati di rapina pluriaggravata, sequestro di persona, lesioni gravissime e porto abusivo d'arma. A Teramo c'è anche Alexandru Bogadan Colteanu, ritenuto il più pericoloso del gruppo, che era stato catturato a Caserta pochi giorni dopo l'aggressione ai coniugi di Lanciano, mentre cercava di vendere i proventi della rapina. A Rebibbia, invece, sarà rinchiuso Marius Adrian Martin, ritenuto la mente della gang, che è arrivato oggi a Fiumicino dopo l'estradizione dalla Romania. Leggi anche: Lanciano, la madre della belva romena che ha mutilato l'orecchio: "Mio figlio deve soffrire come loro"

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