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Ong Mediterranea, "il centro sociale galleggiante". Matteo Salvini fa il nome: l'ex antagonista Luca Casarini

Giulio Bucchi
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Un "centro sociale galleggiante". Così, al Viminale, definiscono la Ong Mediterranea e la sua nave Mare Ionio, che in queste ore è ferma a una miglia e mezza da Lampedusa con 50 migranti a bordo, salvati al largo della Libia. E lo stesso ministro degli Interni Matteo Salvini punta il dito contro la Ong: "L'Italia non deve cedere ai ricatti della nave dei centri sociali e di chi si rende complice dei trafficanti di esseri umani", scrive su Twitter, facendo poi un nome pesante: "Cercate in rete chi è il signor Luca Casarini".  Leggi anche: "Non metteranno piede in Italia", "Priorità è salvataggio". Di Maio-Salvini, scontro sulla Ong Chi ha buona memoria non faticherà a ricordarlo in prima fila a Genova 2001 contro il G8 e in tante piazze d'Italia contro il governo di Silvio Berlusconi. Era uno dei leader degli antagonisti, capo dei centri sociali del Nord Est, i più temuti dalle autorità per la radicalizzazione della loro "lotta al potere". Chiuso quel capitolo, il mestrino Casarini, 52 anni a maggio, si è riciclato nel modo più semplice possibile, vale a dire nell'ampio fronte dell'internazionale pro-migranti. Da "disobbediente" (noto alle forze dell'ordine) a obbediente al verbo di George Soros e sodale delle Ong tedesche, olandesi e spagnole. Nel suo curriculum di tutto rispetto spiccano incarichi politici nell'ex Sel, detenzione domiciliare per occupazione abusiva di immobili, affidamento in prova ai Servizi sociali e, dall'1 novembre 2018, la svolta marinara quando ha deciso di imbarcarsi sulla Mare Ionio. Fin che la barca va...

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