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Il passaporto svizzero di Paolo,la "corsa" di Jonella a Milano:sono altri favori ai Ligresti?

Jonella, Giulia, Salvatore e Paolo Ligresti

Non solo Giulia: il Dap di Roma si attivò per trasferire anche l'altra figlia. Al terzogenito la cittadinanza svizzera poco prima degli arresti:

Andrea Tempestini
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Nell'affaire Ligresti non c'è soltanto la scarcerazione di Giulia e l'intervento di Annamaria Cancellieri. Repubblica punta i riflettori su altre presunte anomalie, nello specifico su Jonella Ligresti (la primogenita) e sulla cittadinanza svizzera di Paolo. Jonella avrebbe avuto una miglior sorte rispetto a quella di molti altri detenuti: bruciando i tempi, è tornata al carcere di Milano, più vicina dunque alla sua famiglia. Paolo, invece, ha ottenuto la cittadinanza elvetica tre settimane prima del mandato di cattura. Due circostanze che secondo Repubblica dovrebbero essere chiarite. La vicenda - Tutto inizia il 17 luglio scorso: Salvatore Ligresti e i suoi tre figli, per il crac Fonsai, vengono raggiunti dai provvedimenti della Procura di Torino. La storia di Giulia è nota: ha problemi di salute e ottiene i domiciliari; la Cancellieri s'interessa del caso. Ma ora si parla di Jonella: arrestata in Sardegna, passa per il carcere di Cagliari prima e quello di Torino poi. Quindi, in quelli che Repubblica definisce "tempi giudiziariamente molto rapidi", arriva nella prigione meneghina di San Vittore, a poca distanza dalla casa di famiglia e a 150 chilometri dalla Procura di Torino, titolare dell'inchiesta. Il ruolo del Dap - Il direttore delle Vallette di Torino, Giuseppe Forte, ricostruisce l'accaduto e spiega: "Sono state seguite tutte le procedure". Poi aggiunge una frase che alimenta il sospetto: "I legali, ottenuto il nulla osta (per il trasferimento, ndr) hanno trattato direttamente con il Dap di Roma. Un giorno mi è arrivato l'ordine di trasferire Jonella a San Vittore". Anche in questo caso, dunque, viene tirato in ballo il Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), che ebbe un ruolo centrale anche nella scarcerazione di Giulia. Gioco di prestigio - Repubblica si chiede chi abbia "tirato le file nel gioco di prestigio" che nel giro di pochi giorni riesce a smistare Jonella Ligresti da Costa Rei al centro di Milano. Il pm di Torino, Vittorio Nessi, spiega di aver dato il suo ok al trasferimento "perché in questi casi, se non ci sono particolari esigenze, concedo sempre il parere favorevole". Ma il suo parere non basta: infatti è necessario il nulla osta dei vertici del Dap, che sarebbe arrivato con particolare rapidità. Il dubbio è che qualcuno, anche per Jonella, abbia sollecitato il trasferimento. Il passaporto - Infine il caso di Paolo Ligresti, il terzo fratello: il 26 giugno diventa cittadino svizzero. Il documento arriva 21 giorni prima del mandato di cattura. Anche questa, per Repubblica, è una tempistica sospetta. Attualmente il procuratore federale di Lugano, John Noseda, sta indagando per capire se la cittadinanza di Paolo è valida o se invece Paolo ha dichiarato il falso, sostenendo di non avere indagini in corso a suo carico in Italia: in questo caso la cittadinanza verrebbe annullata e il passaporto ritirato.

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