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Roberto Formigoni, dopo la foto smagrito la pietà: i giudici gli concedono i domiciliari

Cristina Agostini
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I giudici del Tribunale di Sorveglianza hanno concesso i domiciliari a Roberto Formigoni, l'ex presidente della Regione Lombardia condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi di carcere nell'ambito del processo Maugeri-San Raffaele. I giudici hanno quindi accettato la richiesta della difesa di Formigoni di scontare la pena ai domiciliari e di farlo uscire così dal carcere di Bollate dove si trova recluso dallo scorso 22 febbraio da quando, dopo la pronuncia della Cassazione, la condanna dell'ex governatore è diventata definitiva. Leggi anche: "Basta con questa ingiustizia". Feltri, la lettera a Formigoni: "Cosa devi fare adesso" Formigoni qualche giorno fa aveva chiesto di nuovo di poter uscire dal carcere di Bollate, dove è rinchiuso dal 22 febbraio. Molto dimagrito, l' ex governatore lombardo, che ha compiuto 72 anni a marzo, si era presentato davanti ai giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano con indosso un paio di jeans e una polo bianca. Al termine dell'udienza, durata tre ore, mentre Formigoni veniva fatto salire su un van della polizia penitenziaria che lo avrebbe riportato in prigione, i suoi avvocati, Luigi Stortoni e Mario Brusa, non avevano voluto rilasciare dichiarazioni. Anche se era trapelato un certo ottimismo.

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