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Carabiniere ucciso a Roma, testimonianza straziante: "Così salvò la vita a mia figlia"

Davide Locano
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A parlare di Mario Rega Cerciello, il vicebrigadiere ucciso a Roma con diverse coltellate nella scorsa notte, è Elisabetta, la donna che con una lettera "scritta di notte" testimoniò il gesto d'amore della vittima. "Non ci sono parole. Un ragazzo nobile, di nobili sentimenti. Era tanto generoso, mi accompagnò all'ospedale Bambino Gesù dove stavo andando a portare mia figlia piccola. Era sempre disponibile, gli dicevo: Sei un uomo di altri tempi", spiega Elisabetta alla AdnKronos. Piange, si asciuga le lacrime, la voce è rotta. Il gesto d'amore a cui si riferisce è una corso in ospedale con Mario, che la aiutò a salvare la vita sua figlia: "Mi aveva accompagnato lui ed era rimasto tutta la notte. Gli dicevo vai via, ma lui mi rispondeva che no, che sarebbe rimasto. Non potevo non condividere questo momento e scrissi tutto in una lettera con il cuore. Rischiano tanto, sempre, questi ragazzi, ma negli occhi di Mario si leggeva la bontà d'animo", conclude Elisabetta. Leggi anche: Carabiniere ucciso a Roma, fermati due sospetti Clicca qui per vedere l'intervista ad Elisabetta

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