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Mare Jonio, la ong Mediterranea torna in acqua "nonostante multe e decreti". Chiede soldi, quanti ne servono

Giulio Bucchi
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"Dopo più di 2 mesi di sequestro, la nave Mare Jonio è libera, quasi pronta per salpare alla volta del Mediterraneo centrale". È l'ong italiana Mediterranea Saving JHumans, dal proprio sito, ad annunciare "una nuova missione di monitoraggio e denuncia di quanto avviene nella frontiera più letale del mondo, senza mai sottrarsi all'obbligo di salvare vite e portarle al sicuro". "Salperemo nonostante le multe, i divieti e i decreti. Perché l'umanità non si ferma con le minacce o le ingiunzioni", spiega la Ong che con la Mare Jonio e la Alex nei mesi scorsi ha monitorato il Mediterraneo centrale con lo scopo di soccorrere e portare migranti in Italia. Leggi anche: Open Arms, ci mancava Antonio Banderas. Anche lui si schiera con la ong salva-migranti Mediterranea lancia anche una nuova campagna di sottoscrizione popolare: "Ci sono serbatoi da riempire, cambuse da rifornire, equipaggi da comporre - prosegue Mediterranea - e attrezzature indispensabili al salvataggio da acquistare. Per tornare in mare, per farlo subito, c'è bisogno del sostegno di tutte e tutti. Per farlo, per riempire Mare Jonio e metterla in sicurezza, servono 150mila euro. Ognuno può dare il suo contributo: donare è un atto di umanità". ''Chiediamo di aiutare Mare Jonio a tornare a navigare - conclude Mediterranea - perché è salvando gli altri che ci salveremo insieme". Il tempismo è perlomeno sospetto, visto che in questo momento il governo è in piena balia della crisi e il ministro degli Interni Matteo Salvini a un passo dalle dimissioni.

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