Pietro Senaldi sull'immigrazione: "Bastano 15 giorni di Pd". Il grande business e la nuova invasione
Salvini manca dal Viminale da due settimane e il governo giallorosso ha subito riportato le lancette dell' orologio a prima dell' era Minniti. Facile previsione, non a caso una settimana fa Libero titolò in apertura: «Avanti, c' è posto per tutti». Il nuovo ministro dell' Interno, il prefetto Lamorgese, che diede ottima prova di sé a Milano, è già disperata: «Siamo esterrefatti e preoccupati da ciò che sta accadendo a Lampedusa, il peso delle politiche migratorie si sta riversando tutto sulla polizia, costretta a colmare le carenze del sistema d' accoglienza». La spiegazione del mistero è semplice. Con Salvini, non c' era più bisogno di un imponente schieramento di poliziotti sull' isola: la gente non arrivava e il costoso comitato di ricevimento per clandestini è stato smantellato. Oggi, che gli sbarchi sono ripresi, siamo già al collasso. Il peggio deve venire. Il grido della Lamorgese non resterà inascoltato. Ma anziché serrare i porti, per risolvere l' emergenza il nuovo governo riaprirà i centri di raccolta immigrati, per la gioia di scafisti e navi delle ong, riattivando la terribile e luttuosa rotta delle carrette del mare. Torneranno gli anni terribili di Renzi, che non a caso è il padre poco nobile di questo esecutivo, quando, lo ha detto Bonaccini, presidente della rossa Emilia-Romagna, i sindaci di tutta Italia telefonavano nel panico ai governatori per chiedere cosa fare dei pullman che ogni giorno riversavano torme di diseredati nelle loro città. PROGETTO FOLLE Il premier Conte domani sarà a Malta con gli altri leader europei per discutere il piano immigrazione. Il suo progetto è chiaro: ottenere dei patti per la redistribuzione di chi arriva tra gli Stati, con multa alle nazioni che si rifiutano di ospitare. A parte che fidarsi dell' Europa in tema profughi oltre che da fessi è diabolico, visto che errare è umano ma perseverare no, la strategia è sbagliata in origine. Fare un patto per la distribuzione dei migranti lancia un messaggio devastante al miliardo e passa di nullatenenti che sognano di lasciare l' Africa, un Continente grande tre volte l' Europa ma che la sinistra vorrebbe trasferire quasi per intero dalla nostra parte del Mediterraneo. DOPPIO ASSASSINIO Stiamo dicendo a centinaia di migliaia di persone di tentare la sorte, attraversare il deserto, farsi imprigionare e brutalizzare nei lager libici e, dopo mesi o anni, stiparsi in zattere che possono andare a fondo, per poi sbarcare, se va bene, nei nostri centri d' accoglienza per poi disperdersi nel nulla. Questa operazione la sinistra la chiama umanitaria, mentre invece è il suicidio dell' Occidente e della nostra cultura e l' assassinio di un Continente, che la Ue dovrebbe preoccuparsi di aiutare, anziché abbandonarlo alla speculazione e allo schiavismo della Cina. L' accordo di Malta avrà gli stessi effetti devastanti del viaggio di Papa Bergoglio a Lampedusa: uno spot per l' immigrazione, cui seguirono arrivi a raffica. Poi il Vaticano si prese dodici disperati, lasciandoci tutti gli altri, tant' è che si stima che in Italia ci siano ancora 600mila clandestini in circolazione. LA PROVA DEI FATTI Per 14 mesi la sinistra ha sostenuto che Salvini facesse solo propaganda e che in realtà gli sbarchi li avesse fermati lei, con Minniti, aggiungendo che comunque gli arrivi continuavano, solo che non erano registrati. Balle: fino a dieci giorni fa Lampedusa era un posto tranquillo, oggi è tornata un inferno. Se la sinistra sa bloccare i clandestini, prego, è il suo momento, ha l' occasione per redimersi. La realtà per ora però dice tutt' altro. È bastato che dall' altra parte del mondo sentissero che il Pd era tornato al governo perché tutti si rimettessero in viaggio verso le nostre coste. Pd e Cinque Stelle non sembrano aver capito la lezione, sui profughi hanno un atteggiamento ideologico che ne determinerà la sconfitta, quando si tornerà al voto. I vari Boldrini, Fico, Renzi e Conte sappiano che ogni nave delle ong che farà da taxi del mare per i clandestini contemporaneamente farà anche da taxi per Salvini per tornare al governo a furor di popolo, e non di populismo. di Pietro Senaldi