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Alessandria, il proprietario della cascina esplosa: "Il movente è l'invidia. Ho già fatto i nomi"

Emanuele Gibilaro
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Ha accettato di parlare con la stampa il proprietario della cascina esplosa lunedì notte in provincia di Alessandria, causando il decesso di tre vigili del fuoco e il ferimento di altri due pompieri e un carabiniere. Giovanni Vincenti, imprenditore, ha detto al Messaggero di avere qualche idea sul movente dell'incidente: "Pura e semplice invidia. Ho fornito agli investigatori i nomi di possibili sospetti". Così Vincenti ha escluso le ipotesi più accreditate, ossia quella di aver incendiato lo stabile per ottenere il rimborso assicurativo, ma soprattutto la pista del dissidio familiare. Quest'ultima ricostruzione ha fatto infuriare, e non poco, l'imprenditore. Per approfondire leggi anche: Alessandria, il tragico presagio del pompiere Antonio Candido: "Quanto vale la nostra vita?" "Quella della lite familiare è la cattiveria più grossa che potessero dire. Non ho problemi con mio figlio e l'ho dimostrato agli investigatori". Nel frattempo, sono in corso gli interrogatori dei vicini. Ancora nessun iscritto nel registro degli indagati. Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste, e la pista dolosa pare sempre più realistica. Migliorano intanto le condizioni dei tre feriti, i due vigili del fuoco Dodero e Trombetto e il carabiniere Borlengo.

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