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Carola Rackete, Italia fregata due volte: la tedesca ci porta i migranti e la Germania li lascia qua

Giulio Bucchi
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Forse non ci ha messo una buona parola la tedesca Carola Rackete. Sta di fatto che i migranti che la capitana della Ong Sea Watch ha fatto sbarcare lo scorso giugno a Lampedusa (con tanto di braccio di ferro con il Viminale e speronamento della motovedetta della Guardia di finanza) non verranno accolti dalla "sua" Germania. Sono ancora tutti "prigionieri al Cara di Crotone, scrive il Fatto quotidiano, nonostante in estate fosse stata fatta loro "la promessa di poter fare richiesta d'asilo in Germania". Leggi anche: "La fine tragica della sinistra italiana". Nicola Porro vede Carola Rackete da Fazio e sbotta "Hanno ricevuto anche la notifica del ministero dell'Interno italiano", scrive il Fatto: la Germania si sarebbe presa carico di 11 profughi della Sea Watch3, tra cui una donna incinta. Rientrava tutto in un "accordo con cinque Paesi, celebrato dal governo Conte. Francia, Germania, Portogallo, Finlandia e Lussemburgo si sarebbero presi i profughi della Sea Watch 3". Appunto. Ma la Germania, "dopo aver mandato funzionari a interrogare i candidati, non è mai tornata a prenderli. Aspettano da sei mesi". Questo perché quegli accordi di distribuzione, così come il "patto di Malta", erano basati solo sulla buona volontà dei contraenti. E la beffa è servita.

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