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Il Movimento dei Forconi in piazza a Roma

Casa Pound si associa alla protesta, veneti e siciliani prendono le distanze. Nella Capitale in 15 mila: "Il Parlamento è illegittimo, non ci rappresenta più"

Ignazio Stagno
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I Forconi sono arrivati a Roma. È stato accolto tra qualche applauso il corteo dei militanti di Casapound, che è confluito nel sit-in dei forconi a Piazza del Popolo. "Tutti a casa", con questo coro i manifestanti hanno scaldato la piazza sventolando migliaia di bandiere Tricolore. Tra i manifestanti arriva anche Enrico Leoni vestito con la tuta mimetica perché, ha spiegato, "sono un militare in congedo illimitato e mi auto-richiamo in servizio per ripristinare l'ordine che è stato sovvertito". Durante il sit-in sono stati accesi fumogeni verdi bianchi e rossi e uno striscione da alcuni giovani con la scritta: "Studenti, braccianti, operai... il sole non sorge a Bruxelles". "Siamo centinaia, ma non abbiamo messo il cappello su questa protesta", ha detto Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, riferendosi ai Forconi. "Parlamento illegittimo" - "Io piuttosto che guardare chi c'è guarderei chi non c'è, come i siciliani e i veneti che si sono tirati indietro - ha aggiunto - Noi vogliamo sottolineare che il Parlamento è delegittimato, il governo non esiste, non ha un mandato popolare e il presidente Napolitano dovrebbe sciogliere le camere. Perché fare riforme su questa base significa costruire sulla sabbia".  Tante le delegazioni arrivate da tutta Italia, da Reggio Emilia, Firenze, Ivrea ed anche Aosta. Nel pomeriggio è arrivato l'appello del cardinale Bagnasco: "Soprattutto le istituzioni politiche devono ascoltare il grido di dolore della piazza, un disagio che è reale nella nostra società. Dall'altra parte ci deve essere uno spirito costruttivo per non protestare solo in modo civile ma fare anche delle proposte", ha detto l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei. 

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