Il trans Efe Bal, sit-in all'Agenzia delle Entrate: "Voglio pagare la tasse, la prostituzione sia legale"

di laura vezzodomenica 12 ottobre 2014
Il trans Efe Bal, sit-in all'Agenzia delle Entrate: "Voglio pagare la tasse, la prostituzione sia legale"
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Dalle 5:30 della mattinata di martedì 7 ottobre, il trans Efe Bal si è piazzata davanti all'Agenzia delle Entrate di Milano, arrampicato su una scala con un cartello che rivela le sue intenzioni: regolamentare la prostituzione. Continua, dunque, la sua crociata per rendere quello delle lucciole un lavoro a tutti gli effetti. Siete d'accordo a legalizzare la prostituzione? Vota il sondaggio di Libero La protesta - "Chiedo al governo, alle istituzioni e all'Agenzia delle Entrate che la prostituzione diventi un lavoro normale, riconosciuto, regolarizzato e tassato come qualsiasi altro lavoro. Vorrei pagare le tasse come tutti i lavoratori onesti fanno". Con queste parole Efe Bal giustifica il suo sit-in di fronte alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Milano, alla quale dovrebbe 700mila euro. "Al mese guadagno dai 15 ai 20 mila euro; se pagassi le tasse in proporzione, ogni anno nelle casse dello Stato andrebbero dai 3 ai 6 miliardi di euro, una cifra che potrebbe sistemare alcune situazioni spiacevoli in Italia, come il taglio delle pensioni". Un attivista recidivo - Il transessuale Efe Bal non è nuovo a questo tipo di proteste, anche se solitamente ci ha abituati a rimostranze più osè, come la provocazione fatta al politico Carlo Giovanardi durante una puntata di Matrix.