Pd, indagati due parlamentari, l'accusa: "Associazione a delinquere e abuso d'ufficio"

La procura di Messina indaga sull'onorevole Genovese, il cognato, il deputato regionale Rinaldi e altre nove persone. Nell'inchiesta i fondi per gli enti di formazione
di Ignazio Stagnodomenica 30 giugno 2013
Il deputato Pd Francantonio Genovese

Il deputato Pd Francantonio Genovese

2' di lettura

Anche per il Pd la Gabanelli è stata fatale. Qualche mese fa uan puntata di Report parlava di strane parentele e di strani intrecci in Sicilia a Messina tra alcuni esponenti del Pd, i loro familiari e alcuni dirigenti regionali per i fondi detsinati agli enti di formazione. Ora la procura di Messina ha aperto un'inchiesta e a finire nel mirino sono due deputati democratici, Francantonio Genovese, suo cognato, il deputato regionale sempre del Pd Franco Rinaldi e altre nove persone.A darne notizia è la Gazzetta del Sud.  Le accuse - L’ipotesi di reato è associazione a delinquere che sarebbe stata finalizzata al peculato e anche alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita con i colleghi Camillo Falvo, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti. Sono coinvolti il parlamentare nazionale messinese del Pd Genovese, il cognato e parlamentare regionale del Pd, Franco Rinaldi, le rispettive mogli dei due, Chiara e Giovanna Schirò, e poi la sorella di Genovese, Rosalia, il nipote Marco Lampuri, e Nicola Bartolone, Graziella Feliciotto, Salvatore Natoli, Roberto Giunta e Concetta Cannavò. A imbarazzare di più largo del Nazareno è la posizione di Francantonio Genovese. Impresentabili - Lui era già entrato nella lista degli impresentabili del Pd alle ultime parlamentarie per un'altra inchiesta per abuso d'ufficio. Per il momento comunque Genovese può restare al suo posto a Roma. In questa prima fase di indagine i magistrati possono condurre accertamenti senza richiedere l'autorizzazione a procedere. Solo dopo sarà necessaria. E il Pd dovrà decidere cosa fare. L'inchiesta comunque arriva certo con un tempismo che dà forza alle accuse lanciate ieri dalla deputata Marianna Maida: "Nel Pd ci sono troppi delinquenti, ormai in alcune parti d'Italia il partito è un'associazione a delinquere". Insomma i democratici prioma di concentrarsi sul Cav e sul processo Ruby dovrebbero regolare i conti dentro le loro stanze. Che di trasparente hanno ben poco. (I.S)

ti potrebbero interessare

altri articoli di Italia