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Coronavirus, Attilio Fontana e l'ordinanza in Lombardia: stop a sport, uffici pubblici e cantieri

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Attilio Fontana aveva avvisato il governo: “Agisca subito o faremo da soli”. La risposta è stata un’ordinanza a firma del ministro della Salute, Roberto Speranza, che non sembra rispondere pienamente alle esigenze della Lombardia, al momento martoriata dall’epidemia da coronavirus. Di conseguenza la Regione ha deciso di emanare un’ordinanza che dispone nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del morbo. Le disposizioni più importanti riguardano il divieto di praticare sport e attività motorie all’aperto, anche singolarmente.

Inoltre è previsto il divieto di assembramento nei luoghi pubblici, il fermo delle attività dei cantieri edili e la sospensione delle attività degli ufficiali pubblici, delle attività artigianali e degli studi professionali. In realtà la competenza sulla chiusura delle attività produttive è del governo, e questo la Lombardia lo sa bene. Ma i rappresentanti delle associazioni di impresa hanno garantito alla Regione che fin dalle prossime ore chiederanno ai propri associati di sospendere tutte le produzioni che non fanno parte delle filiere essenziali. Restano aperte le edicole, le farmacie e soprattutto i supermercati, dove però si raccomanda la rilevazione della temperatura corporea. L’ordinanza entrerà in vigore nella mattina di domenica 22 marzo e avrà effetto fino al 15 aprile. 

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