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Giuseppe Conte risponde ai pm sulla zona rossa a Nembro ed Alzano: “Ho deciso io con massima precauzione”

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 "Ho deciso io". Così Giuseppe Conte, secondo Repubblica, ha risposto ai pm di Bergamo che lo hanno ascoltato per circa tre ore, come persona informata dei fatti sulla mancata istituzione della zona rossa nei comuni bergamaschi di Alzano lombardo e Nembro, massacrati dal virus. L'ipotesi di reato è epidemia colposa. Il premier ha spiegato le sue ragioni; "Ho deciso dopo un'attenta valutazione e ispirandomi al principio di massima precauzione". Il premier, alla fine del lungo interrogatorio, ha confidato ai suoi ministri: "Ho chiarito tutto" e si è poi detto certo che non finirà sotto inchiesta.

 

 

Conte ha rivendicato ogni singola decisione assunta dal 3 al 7 marzo, ma con una piccola crepa rispetto alla ricostruzione precedente, quella contenuta nel memo interno di Palazzo Chigi pubblicato nell'inchiesta longform di Repubblica . Infatti ha rivelato ai pm di Bergamo Conte una posizione finora mai resa nota: il 6 mattina si reca alla protezione civile - per incontrare il Cts - "pronto a firmare" il provvedimento per le zone rosse. Nel confronto con gli esperti, però, ed "esaminando i nuovi dati", Conte e Roberto Speranza si convincono della necessità di una "misura ancora più radicale", cioé il lockdown dell'intera Lombardia, visto che la fotografia epidemiologica è "peggiorata un po' ovunque". 

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