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Immigrazione, referendum su sbarchi e migranti: a Lampedusa 988 cittadini a favore della chiusura dell'hotspot e solo 4 i contrari

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I lampedusani ne hanno le tasche piene e dicono basta a centri di accoglienza e sbarchi di migranti. Sull'isola si è concluso il referendum indetto due settimane fa sulla presenza dei migranti e sulla necessità di una struttura sanitaria locale. L'esito della consultazione popolare è stata la schiacciante richiesta della chiusura dell'hotspot a Lampedusa votato da 988 cittadini contro solo 4 lampedusani favorevoli al centro per migranti.

 

 

«In queste settimane», scrive in una il Comitato spontaneo cittadino, «abbiamo portato avanti due rivendicazioni fondamentali per le isole Pelagie: la realizzazione di un ospedale sull'isola e il rispetto immediato dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) a Lampedusa e Linosa e la chiusura dell'hotspot e la fine dell'utilizzo di Lampedusa come piattaforma militarizzata per la gestione delle migrazioni», dicono i lampedusani che denunciano di non essere mai stati ascoltati dalle istituzioni democratiche. «Da trent' anni, a fronte della continua violazione dei diritti più essenziali per la popolazione e per i migranti, Lampedusa viene utilizzata come piattaforma militare, di gestione per le migrazioni da parte dei vari governi nazionali, europei e della Nato. Tutto questo con la complicità delle amministrazioni locali e attraverso una strategia ricattatoria morale ed economica, ai danni della popolazione locale», conclude la nota del Comitato che rivendica il diritto ad avere voce in capitolo sulla gestione dell'emergenza immigrazione. Intanto gli sbarchi non si fermano: domenica, proprio davanti a Lampedusa, è stato soccorso un altro barcone con 40 persone a bordo. 

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