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Immigrazione, rivolta in Calabria contro i positivi al coronavirus? La trovata del governo: spostarli a Roma

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Il solito caos di governo, che non sa come gestire il caso di Roccella Jonica, in Calabria, dove sono stati accolti 70 clandestini pakistani, 28 dei quali positivi al coronavirus. Per la vicenda, la governatrice Jole Santelli ha chiesto rivolgendosi direttamente a Giuseppe Conte un'azione immediata, minacciando di bloccare gli sbarchi. E ancora, proteste della popolazione in strada. E così, riporta Il Messaggero, l'esecutivo sta valutando l'ipotesi di trasferire i malati in due strutture militari a Roma, il Celio o la Cecchignola. Insomma, i migranti positivi al Covid vengono semplicemente spostati. Il piano è ancora al vaglio, non si è ancor arrivati a una soluzione.

 

E ancora, ministero dell'Interno e delle Infrastrutture starebbero valutando una procedura d'urgenza per individuare una seconda nave sulla quale alloggiare i migranti sbarcati in Italia. Insomma, governo allo sbando: tiene i porti aperti e poi non sa come gestire i flussi. O meglio, l'invasione. Per inciso, le due strutture valutate per portare i positivi a Roma, negli scorsi mesi erano già state impegnate sul fronte-coronavirus. Resta il fatto che il governo "scaricherebbe" il problema sulle forze armate.

In tutto ciò, vi è anche un secondo fronte, in Sicilia, dove si contano 17 immigrati positivi al coronavirus e isolati in quarantena a Porto Empedocle: ad oggi si trovano in Sicilia, a bordo della Moby Zaza. E domani? Chissà...

 

 

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