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Coronavirus, le leggi per i migranti non valgono: è allarme per gli sbarchi

Alessandro Gonzato
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Misure anti-Covid prorogate per gli italiani fino al 31 luglio, e migranti liberi di sbarcare sulle nostre coste. Restrizioni per chi vuole raggiungere legalmente l'Italia con l'aereo da Paesi extra Schengen, e porti spalancati agli scafisti che trasportano in Sicilia e Calabria ogni giorno decine di clandestini. La schizofrenia di Palazzo Chigi è conclamata. Ieri il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Senato ha dichiarato che «siamo a rischio di importare il nuovo Coronavirus da cittadini che vengono da fuori». Ha tenuto a sottolineare che «l'attenzione verso gli sbarchi è massima», che «non ci sarà alcuna sottovalutazione», e però si sta verificando l'esatto contrario. Speranza ha continuato: «Nel nostro pianeta la malattia ha colpito un cittadino ogni 650 abitanti dei quasi 8 miliardi che popolano la terra nella quale viviamo (pensavamo un'altra, ndr)». Ha poi detto altre ovvietà come che «la partita non è ancora vinta e non lo sarà fino al vaccino». I migranti africani e asiatici continuano a raggiungere il Sud Italia. Speranza ha deciso di prorogare il telelavoro fino (almeno) a fine mese. Nella maggior parte dei casi significa ancora disagi e calo della produttività. Il Dpcm presentato ieri dal rappresentante di Leu (3,3% alle elezioni 2018) ha fatto slittare nuovamente la riapertura di fiere, congressi e discoteche. Resta l'obbligo di indossare la mascherina nei locali pubblici e di rispettare i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sanzioni penali per chi vìola la quarantena.

 

 

LA LISTA DEI DIVIETI
La "black list" che riguarda l'accesso dagli Stati extraeuropei sarà aggiornata a seconda dell'andamento epidemiologico. «Vogliamo isolare il virus, fermare la catena del contagio, non confinare i Paesi nei confronti dei quali confermiamo la nostra massima disponibilità di aiuto» ha spiegato Speranza. Poi un passaggio tragicomico: «Siamo al lavoro col ministro Di Maio e col commissario Arcuri per corrispondere positivamente alle tante richieste di soccorso che ci giungono da nazioni particolarmente in difficoltà». Nel frattempo 13 bengalesi positivi al Corona sbarcati sabato a Roccella Ionica (Reggio Calabria) sono stati trasferiti da Amantea (dove i cittadini avevano protestato animatamente) all'ospedale militare Celio di Roma. Gli altri rimangono in Calabria. «Il problema resta» ha tagliato corto la governatrice Jole Santelli. A seguito dello sbarco 25 poliziotti sono finiti in quarantena. «Conte sta mettendo in pericolo la salute delle forze di polizia, è una vergogna» ha tuonato Edmondo Cirielli, presidente della direzione di Fdi. Giorgia Meloni è tornata a invocare il blocco navale per fermare i trafficanti. Lo stato d'emergenza potrebbe essere prorogato fino al 31 ottobre se non al 31 dicembre.

SOTTO RICATTO
Salvini, rivolgendosi a Speranza nell'aula di Palazzo Madama, è stato durissimo: «Non potete pensare di minacciare gli italiani, di tenerli sotto ricatto per altri mesi in base al nulla. Ieri sono stati fatti 41.867 tamponi: i positivi sono stati solo 114 e 39 ce li hanno mandati in regalo gli sbarchi. Almeno questi potete fermarli? Smettete di terrorizzare la gente e di presentare l'Italia al mondo come un lazzaretto. Lo stato d'emergenza sta provocando danni per decine di miliardi. Chi paga? Conte? Toninelli?». Altri 56 migranti sono stati soccorsi da una motovedetta della guardia di finanza che li ha portati a Lampedusa. La segnalazione della presenza del barcone è stata data da Allarm Phone, il centralino delle Ong. In mattinata il ministro dell'Interno Lamorgese (domani andrà a Tripoli) ha incontrato Di Maio, il collega alla difesa Guerini e il direttore dell'Aise, Giovanni Caravelli. Parole, riunioni, proroghe. Intanto ci portiamo il virus in casa.

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