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Discoteche chiuse e mascherine all'aperto, i timori del governo Conte: "Così o la scuola non riapre a settembre"

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“I numeri del contagio in Italia, anche se tra i più bassi in Europa, sono in crescita. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti nei mesi passati. La nostra priorità deve essere riaprire le scuole a settembre in piena sicurezza”. Così Roberto Speranza ha motivato la nuova ordinanza che ha firmato e che prevede la chiusura di tutte le discoteche d’Italia dal 17 agosto al 7 settembre. Ma non è tutto, perché è stato anche istituito l’obbligo di usare la mascherina all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi in cui c’è rischio di assembramento.

 

 

Il governo presieduto da Giuseppe Conte tende quindi a giustificare le nuove misure restrittive come necessarie in vista dell’apertura delle scuole, prevista per il 14 settembre e di per sé già in bilico. Se l’aumento dei contagi non si arresterà, la riapertura potrebbe però essere compromessa: a dirlo sono gli esperti, ma vi è il sospetto che il governo stia puntando l’attenzione sui fattori sbagliati, come le discoteche, tralasciando che il vero problema è rappresentato dai ritorno dall’estero e dai migranti che arrivano con il virus. Intanto il 19 agosto si terrà una riunione del Comitato tecnico scientifico, che sarà incentrata proprio sulle scuole: verrà ribadito l’obbligo del distanziamento fisico di un metro tra gli alunni in classe e verranno studiate le soluzioni migliori. Ma ormai il tempo stringe e la situazione epidemiologica dell’Italia e soprattutto dell’Europa non fa dormire sonni tranquilli. 

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