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Migranti, i due profughi dello stupro a Lignano in casa famiglia. La Lega: "Chi li manteneva?"

Tommaso Montesano
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Minorenni sì, ma richidenti asilo affidati a una onlus lombarda che accoglie migranti non accompagnati. Si delineano i contorni della violenza sessuale compiuta su una 15enne veneta la notte di Ferragosto sulla spiaggia di Lignano Sabbiadoro (Udine). Per quanto accaduto nella località balneare, domenica sera sono stati bloccati tre giovani: uno di 16 anni; gli altri due di 17. I primi due sono in stato di fermo; il terzo è stato denunciato in stato di libertà e riaffidato agli educatori della comunità con cui era giunto a Lignano. Si tratta di due albanesi e un egiziano, di cui sono ancora in corso le ricerche delle esatte generalità, ospiti di una struttura di Milano che segue minori stranieri non accompagnati e ragazzi con problemi giudiziari. I tre adolescenti erano in vacanza a Lignano insieme alla comunità che li segue. I particolari di quanto accaduto nella notte di Ferragosto sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato il dirigente della Squadra mobile di Udine, Massimiliano Ortolan. Dalle indagini, coordinate dal procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Trieste, Leonardo Tamborini, è emerso che i tre giovani - dopo essere usciti dalla custodia degli educatori - avrebbero conosciuto la vittima, e il gruppo di amici di cui faceva parte, sul lungomare di Lignano durante una festa. Uno di loro avrebbe chiesto alla ragazzina di accompagnarlo a fare due passi e, approfittando della condizione di inferiorità, avrebbe abusato di lei. Una volta conclusa la violenza, il giovane avrebbe chiamato uno dei ragazzi che era con lui, che avrebbe abusato a sua volta della ragazza.

 

«È stata accertata la violenza di due giovani, sia da referti medici, sia dal riconoscimento che è stato fatto dalla ragazza che ha subìto la violenza e dalle testimonianze di chi era con lei», ha spiegato ai microfoni di Udinese Tv l'ispettore del Commissariato di Polizia di Lignano Sabbiadoro, Omar Di Ronco. «Il terzo ragazzo è stato denunciato perchè al momento non abbiamo certezza di un suo comportamento diretto nella partecipazione del fatto», ha aggiunto il poliziotto. Uno dei due minorenni fermati - il primo che avrebbe abusato della ragazza - si è dichiarato estraneo ai fatti. Gli altri due minorenni, il secondo fermato e il giovane denunciato al momento in stato di libertà, sono invece rimasti in silenzio e non hanno dato la loro versione dei fatti. Per Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli, ci sono «troppi interrogativi sulle responsabilità di chi era chiamato a vigilare su di loro e su chi ha pagato le vacanze in Friuli Venezia Giulia a queste persone». Ed è polemica anche sul nome della onlus, non rivelato dagli inquirenti.

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