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Vaccino anti Covid, il governo non esclude l'obbligatorietà e il "patentino" di immunità

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L’obbligatorietà del vaccino contro il Covid potrebbe essere “l’ ultima carta” del governo, da usare in caso di riluttanza degli operatori sanitari e delle categorie a contatto diretto con il pubblico. La pensa così la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli: “Faremo delle scelte solo alla luce di come andrà la grande campagna di informazione. Alla fine non escludo la obbligatorietà”. Ancora più decisa la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: “Nel servizio pubblico fare il vaccino deve essere una precondizione necessaria. Non si può stare in una Rsa e mettere la salute degli ospiti a rischio”. Le Regioni, invece, chiedono che venga rilasciato un “patentino” di immunità, che permetterebbe l’accesso ai servizi, ma anche ai cinema e agli stadi.

 

 

 

Intanto sale una pressione anche dal basso. Come riporta il Corriere della Sera, il presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha fatto sua la proposta del giuslavorista Pietro Ichino di rendere il vaccino obbligatorio nelle aziende, pena il licenziamento. Nell’opposizione, invece, da una parte c’è Carlo Calenda che è per l’obbligo, dall’altra c’è la Lega che si oppone in maniera convinta: “L’unica vaccinazione obbligatoria deve essere quella contro il governo”, ha detto l’europarlamentare Simona Baldassarre

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