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Coronavirus, tre settimane di lockdown e vaccini a tappeto: l'opzione sul tavolo di Mario Draghi, ecco le tempistiche

 Assembramenti in Darsena a Milano

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Una zona rossa per tutta l'Italia e vaccinazioni a tappeto. Pure Mario Draghi, adesso, ci pensa. Nei prossimi cinquanta giorni, infatti, arriveranno 26 milioni di dosi. Il Paese e le Regioni in particolare dovranno essere in grado di somministrarle tutte nel più breve tempo possibile, di fatto realizzando la più grande campagna vaccinale che si sia mai vista. 

Per questo si riflette seriamente sulla possibilità, qualora si rendesse necessario, di fare un lockdown generalizzato di tre settimane escludendo solo le regioni da zona bianca. Si parlerà di questo nella riunione straordinaria che si terrà oggi 8 marzo tra i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, il capo del Cts Agostino Miozzo e il commissario per l'emergenza, Giuseppe Figliuolo, riporta la Repubblica in un retroscena. Draghi deciderà quindi il da farsi. Ma i segnali che la stretta sia imminente non mancano. 

 

Luigi Di Maio ha già detto a chiare lettere: "Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato oltre 20mila nuovi casi, con un tasso di positività che sale al 7,6 per cento. Servono misure più rigide". Roberto Speranza, da parte sua, lo sostiene da tempo. Soltanto il leader della Lega Matteo Salvini frena. "Lockdown? Spero di no".

Ma questo "lockdown" sarebbe diverso dal precedente: sarebbe un sacrificio certo ma anche un investimento per la campagna di vaccinazioni.  Che è da sempre la priorità di Draghi, "rigore assoluto" per favorire l'immunizzazione. Ora questa sembra possibile. 

 

Le dosi infatti arriveranno davvero, c'è anche la conferma da parte dell'intelligence: da qui a fine marzo dovrebbero essere consegnati circa 9 milioni di vaccini. E dal primo aprile, per i 90 giorni successivi, 52milioni e 477mila, quindi 17,5 milioni all'incirca al mese. "Puntiamo a raggiungere circa la metà della popolazione", annuncia dice Speranza. Che entro le prossime 48 ore, esattamente come Francia e Germania, darà il via libera ad Astrazeneca anche per gli over 65. L'ipotesi è di vaccinare in primis il personale scolastico e le forze armate. Per poi passare agli over 80 e agli over 70. Pfizer, Moderna e probabilmente anche Johnson & Johnson andranno ai pazienti fragili.

 

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