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Denise Pipitone, la pista nomade: "Danas", "Dove mi porti?". Un video-choc: a Mosca ci è arrivata così?

Denise Pipitone

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La pista nomade era stata la prima ad essere battuta, dopo la scomparsa di Denise Pipitone. Un mese dopo infatti, a Milano, un uomo, una guardia giurata, aveva filmato una bambina in compagnia di una donna nomade. Sembrava davvero la piccola, anche la mamma Piera Maggio l'aveva riconosciuta con certezza. La donna la chiamava "Danas", la bimba rispondeva in italiano, "dove mi porti?". Ecco, scrive La Repubblica, forse Denise è passata da Milano, e poi, forse ha preso un treno da Venezia che l'ha portata a Mosca.

 

 

Del resto a guardare le foto di Olesya, di circa 20 anni, alla ricerca della mamma dalla quale è stata strappata quando ne aveva meno di cinque, non si può non notare una somiglianza pazzesca. Sia di fronte si di profilo, coincidono tutti i lineamenti, la forma del naso, il taglio degli occhi, la forma del viso.  Olesya Rostova (è il nome che le hanno dato 15 anni fa in un orfanotrofio russo) e Piera Maggio, la mamma di Mazara del Vallo che da 17 anni non ha mai smesso di cercare la sua piccola Denise, scomparsa a 4 anni l'1 settembre 2004 mentre giocava in strada sotto casa, sono davvero identiche. 

 

 

Il confronto delle foto fatto da Chi l'ha visto?  e condotto da Federica Sciarelli su Rai tre (oltre 6 milioni di audience la puntata di mercoledì sera 31 marzo) ha sconvolto anche Piera Maggio che in 17 anni ha imparato a proteggersi dalle centinaia di false segnalazioni e avvistamenti. "Voglio rimanere con i piedi per terra - dice - con una cauta speranza, ma senza illudermi più di tanto perché in questi anni ho imparato che illudersi non porta a nulla. Abbiamo chiesto l'esame del Dna, l'unico che può fugare ogni dubbio. E intanto ringrazio quanti ci sono vicini, quanti in questi anni non hanno dimenticato Denise". 

 

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