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Ciro Grillo, la testimonianza della seconda ragazza che lo inguaia: "Diceva che se la voleva sco***e, era arrabbiato"

 Ciro Grillo

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C'è il verbale della testimonianza di R.M., la seconda ragazza del caso Ciro Grillo, che dà la sua versione dei fatti accaduti in quella notte di luglio del 2019 nella villa di Beppe Grillo in Sardegna. La giovane racconta di essersi addormentata sul divano dopo aver respinto le avance di almeno tre dei quattro ragazzi che hanno ospitato lei e l'amica italo-svedese dopo la serata in discoteca: "Uno mi ha anche invitato in camera, senza specificare se da sola o con lui, ma volevo evitare situazioni ambigue". Sono le sei di mattina e R.M. ha perso di vista da la sua amica S.J. che accusa Ciro e gli altri tre ragazzi di stupro di gruppo. I carabinieri della compagnia Milano-Duomo, il 27 agosto 2019, le chiedono se ricorda o ha sentito qualcosa, rivela Il Fatto quotidiano. La ragazza dice di essersi svegliata tre volte: "In un'occasione Ciro Grillo urlava a uno degli altri in corridoio, era arrabbiato perché S.J. era in camera con qualcuno, io ho subito pensato a Corsiglia: 'Io me la sono portata a casa perché me la volevo sco***e, invece se la sta scop***o lui'. L'amico provava a calmarlo: 'Tanto era brutta, ne troviamo un'altra domani'".

 

 

R.M. viene svegliata altre due volte. "In un caso mi si è avvicinato Ciro, che mi ha chiesto se ero sicura di voler dormire sul divano o se volessi andare con lui. Gli rispondevo che stavo benissimo lì e lui si è allontanato senza insistere". L'ultima volta è S.J. a svegliarla: "Era accovacciata accanto a me in accappatoio e piangeva. Le ho chiesto cosa stesse succedendo, ma lei singhiozzava. Nel frattempo è arrivato uno dei ragazzi, che le ha chiesto se andasse tutto bene. Lei gli ha dato le spalle, per non farsi vedere piangere. Io ho risposto di sì per farmi dire cosa era successo. Ma lei dopo aver pianto ancora si è calmata e mi ha detto di non preoccuparmi, che stava bene".

Alle 13, molte ore più tardi, R.M. ritrova S.J. su un letto, completamente nuda, da sola. "Era confusa e sconvolta. Aveva tutto il trucco colato, credo per il pianto, si guardava intorno come se non sapesse dove si trovasse", racconta. "Mi era capitato di vederla ubriaca, ma mai in questo stato, non mi è sembrato che fosse per gli effetti dell'alcol".

 

 

Per i pm Gregorio Capasso e Laura Bassani durante la notte è avvenuto uno stupro di gruppo. S.J., incalzata dall'amica, dice: "Mi hanno violentata tutti". E i ragazzi? "C'era un silenzio surreale, facevano finta di niente. Si comportavano come se non fosse successo niente". R.M. è la principale testimone della presunta violenza sessuale di gruppo che vede indagati Ciro Grillo, figlio di Beppe, e i tre amici Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Tutti si proclamano innocenti. L'interrogatorio di Roberta, 20 anni, è avvenuto il 27 agosto del 2019. A raccogliere il suo racconto è il maresciallo Cristina Solomita, che ha già messo a verbale la denuncia di Silvia, assistita dall'avvocato Giulia Bongiorno. 

Dalla sua testimonianza emerge un altro dettaglio. Mentre erano in discoteca, al Bilionaire, a un certo punto R.M. vede che S.J. è su un divanetto con Ciro: "Si baciavano, il bacio era partito da lui e dopo pochissimo Silvia si staccava. Non mi è sembrato che lo respingesse in modo brusco, ma conoscendola mi è sembrato che non corrispondesse l'interesse di lui".  

 

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