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Coronavirus, l'indice di contagio Rt e il sospetto dei governatori: "Qui ci rinchiudono di nuovo"

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L'indice di contagio Rt rischia di portare di nuovo alla chiusura. Si tratta, infatti, dell'unico dato sul Covid in crescita. Tutti gli altri dati relativi all'epidemia, come quelli sulle ospedalizzazioni, dicono altro. Basti pensare che a partire da lunedì 10 maggio nessuna Regione sarà in zona rossa e solo tre saranno arancioni, Sicilia, Sardegna e Valle D'Aosta. Tutto il resto del Paese sarà giallo. Persino Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità, sempre molto prudente, è arrivato a ipotizzare la possibilità di trascorrere l'estate in maniera più serena.

 

 

 

La lieve crescita dell'indice di diffusione del virus, che adesso è pari a 0,89 a livello nazionale, mette in allarme i governatori, che temono restrizioni proprio per via di questo valore. "Vanno rivisti i parametri ora che i numeri si sono ridotti. Insistere con l'Rt rischia di essere distorsivo", ha spiegato Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia-Giulia e presidente della conferenza delle Regioni, in un'intervista al Corriere della Sera.

 

 

 

Tra l'altro il prossimo 14 maggio si riunirà la Cabina di Regia per prendere una decisione importante su un argomento piuttosto divisivo, quello del coprifuoco. L'ipotesi è quella di superare il limite delle 22 per gli spostamenti, come auspicato da tempo da Matteo Salvini e come indicato da Luigi Di Maio in una recente intervista. Continuare a tenere in considerazione l'Rt, però, potrebbe compromettere il prossimo monitoraggio. Alcune Regioni, infatti, potrebbero ritrovarsi con un indice di contagio uguale a 1, con il rischio di ritornare in fascia arancione e quindi di dover richiudere ristoranti e bar. 

 

 

 

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