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Camilla Canepa soffriva di una malattia autoimmune ed era in terapia ormonale: i Nas sequestrano le cartelle cliniche

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Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni morta dopo la vaccinazione volontaria con AstraZeneca, secondo quanto appreso, soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale. I carabinieri del Nas di Genova hanno sequestrato le cartelle cliniche e tutta la documentazione medica negli ospedali di Lavagna, dove la giovane è stata ricoverata il tre giugno, e al Policlinico San Martino.

Quello che gli investigatori vogliono capire è se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della somministrazione del vaccino, il 25 maggio. Tra i documenti che stanno acquisendo i militari anche le relazioni dei dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l'incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.

Intanto è in corso al Policlinico San Martino di Genova l'espianto degli organi di Camilla. Secondo quanto riporta Ansa.it è già stato espiantato il fegato, affidato alla staffetta appena partita per l'ospedale di Niguarda di Milano. Verranno espiantati altri quattro organi oltre al tessuto che verrà messo a disposizione dell'anatomopatologo della procura. "Un gesto ammirevole, un grande gesto d'amore", ha detto il direttore generale del San Marino Giuffrida commentando la decisione dei genitori di Camilla di donarne gli organi.

Il 25 maggio la giovanissima studentessa del liceo tecnologico, una sorella ventenne, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo 'open day' che in Liguria ha consentito agli over 18 di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca.

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